LUCCA. “Questa riforma rappresenta una garanzia per il futuro del nostro servizio sanitario e una grande opportunità per una sanità che sia di tutti, di qualità, pubblica e attenta al cittadino, alla prevenzione, alla innovazione e alle persone che ci lavorano”. L’assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha preso parte stamani alla Conferenza dei sindaci della Asl 2 di Lucca, presieduta dal sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, presente anche il direttore generale della Asl, Joseph Polimeni. E ha illustrato le caratteristiche della riforma del sistema sanitario regionale da poco approvata dal Consiglio regional e le ricadute sui singoli territori.

“I nostri 41 ospedali – ha ricordato Marroni – possono vantare il livello di complessità più alto d’Italia, siamo passati dal sesto al primo posto nel punteggio Lea, siamo in posizione di eccellenza nel Programma nazionale esiti, che misura i livelli di qualità delle cure, investiamo ogni anno 150 milioni di euro (un terzo del biancio di un’Azienda sanitaria come Lucca) in extra-Lea come trasporti, vita indipendente, non autosufficienza, malattie rare, parrucche per pazienti oncologici). Sono numeri importanti, che dimostrano che i nostri professionisti, che ringrazio, ottengono risultati che ci pongono ai vertici nazionali”.

“Perché allora abbiamo deciso di attuare questa riforma, a cui in realtà si pensava da tempo? – ha proseguito l’assessore – Una crisi ampia e profonda ci ha spinto ad accelerare la riflessione su come costruire il futuro dell’assistenza sanitaria e ad operare delle scelte per concorrere a una sanità pubblica sostenibile ed equa, capace di tener conto dei cambiamenti demografici, socioeconomici, epidemiologici e tecnologici in atto. I costi dei servizi offerti ai cittadini toscani e il loro livello di qualità non sono compatibili con la manovra prevista dal disegno di Legge di Stabilità 2015 e dai successivi accordi. Questa manovra nazionale per la Toscana significa complessivamente circa 441 milioni di risorse in meno; per la Sanità, in particolare, la manovra vale 210 milioni, che diventano circa 250 milioni, tenuto conto che dovrà coprire ulteriori costi crescenti, ad esempio per farmaci anti epatite, stimati in circa 40 milioni, per il 2015. Non solo: occorre tener conto della naturale lievitazione dei costi, stimata in 100 milioni di euro, quindi dobbiamo confrontarci con una contrazione reale da circa 350 milioni di euro”.

“La dimensione di Area vasta – ha spiegato ancora Marroni – è il naturale bacino di fruizione dei servizi, anche perchè solo il 5-6 per cento della popolazione toscana si rivolge ad altre Aree vaste diverse da quella del territorio di residenza o ad altre Regioni. L’idea è quella di perseguire un’unitarietà funzionale del sistema sanitario di Area vasta, capace di raggiungere gli stessi obiettivi mediante una programmazione unitaria della Azienda ospedaliero-universitaria e con l’unica Azienda sanitaria locale di Area vasta, risultante dalla fusione delle preesistenti aziende sanitarie locali”.

“Dal primo luglio, questo è il nostro obiettivo, le Aziende saranno commissariate – ha concluso l’assessore – Nell’Area vasta nord ovest ci sarà cioè un commissario a capo delle 5 Aziende territoriali e un vice commissario per gestire l’operatività di ogni singola Azienda. Sarà inoltre presente la nuova figura del direttore della programmazione di area vasta, che avrà il supporto essenziale dei Dipartimenti interaziendali per la programmazione”.

Di fronte ai dubbi espressi da alcuni sindaci sulla rappresentatività che potranno avere nella nuova maxi-Usl, l’assessore ha assicurato che la nuova organizazione troverà un equilibrio nella rinnovata importanza della Conferenza dei sindaci ai vari livelli. Marroni ha anche evidenziato che il ruolo di Lucca nella nuova dimensione di Area vasta sarà fondamentale e che la presenza di Dipartimenti interazienadali per la programmazione consentirà di attivare sinergie e potenziare le eccellenze presenti sui singoli territori”.

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