VIAREGGIO. “Caro presidente Baccelli, il suo intervento sulla scuola dell’infanzia comunale credo non tenga conto di alcune considerazioni che vorrei esprimere pubblicamente: le scuole comunali dell’infanzia, da anni considerate il fiore all’occhiello di tutte le amministrazioni che si sono succedute nel tempo, non dovrebbero essere statalizzate tutte insieme, bensì man mano che le insegnanti raggiungono l’età pensionabile ed in ogni caso almeno due scuole andrebbero mantenute sotto la direzione del Comune”. Lo afferma Isaliana Lazzerini, ex assessore al sociale del Comune di Viareggio.

“Con la statalizzazione è vero che le insegnanti, sostituite con quelle statali, verrebbero pagate dallo Stato, ma tutto il patrimonio accumulato dalle nostre insegnanti con molti anni di studio, di professionalità andrebbe disperso. In questo momento di dissesto finanziario – ma chi lo ha voluto e per quale motivo? – il presidente propone la prospettiva di riconvertire il personale e assegnarlo al servizio asilo nido, anch’esso considerato un servizio di eccellenza che deve essere mantenuto. Voglio far presente che già diverse maestre, anche giovani, assegnate all’asilo nido dopo una visita legale sono passate alla scuola dell’infanzia, molte altre superano i 55 anni di età e 6 hanno usufruito delle pre-Fornero per il pensionamento anticipato.

“Questo per dire che non tutte potrebbero sostenere il trasferimento all’asilo nido: potrebbero essere collocate presso gli uffici comunali, magari quelli più adatti alla loro professionalità. Poi si dice che se si prospettasse la mancata statalizzazione si potrebbe arrivare alla scelta di riduzione di un servizio importante come quello dell’asilo nido, sempre a causa del dissesto.Anche per il servizio di scuolabus è accaduta la stessa cosa, anzi si interrompe il servizio a danno dei bambini e dei loro genitori, senza voler intraprendere altre strade che vadano incontro al diritto all’istruzione di tutti i bambini e le bambine di Viareggio, facendo pagare le tariffe in proporzione a determinate fasce di reddito, aiutando le fasce deboli, applicando per equità controlli severi sull’evasione e nel contempo rispettando la norma che mette a carico dell’utente il 36% del costo del servizio.

“Il dissesto non deve diventare un’occasione per disfarci dei servizi, che fino ad oggi hanno aiutato la crescita dei nostri bambini, compresi quelli gestiti dalle cooperative. Se un sindaco se ne vorrà disfare vuol dire che ha intenzione di scegliere una direzione piuttosto che un’altra. E’ questa la funzione del sindaco: intraprendere la strada che ritiene più opportuna a vantaggio della collettività, sentiti tutti i soggetti coinvolti – personale, genitori e cittadini”.

(Visitato 79 volte, 1 visite oggi)
TAG:
isaliana lazzerini scuole materne Stefano Baccelli viareggio

ultimo aggiornamento: 28-03-2015


Santini risponde a Romeo: “Un commissario non può essere immune da critiche”

Espulsione Imam. Bergamini: “L’estremismo islamico ha messo radici in Italia”