PIETRASANTA. Gestione senza attributi dell’emergenza tallio. Protocollata la richiesta, agli uffici comunali dei consiglieri di minoranza del comune di Pietrasanta a firma del capo gruppo Andrea Cosci, per ottenere tutte le carte e la documentazione inerenti al caso tallio. La minoranza vuole vederci chiaro anche alla luce dei recenti scivoloni da parte dell’amministrazione comunale che hanno denotato “incapacità nella gestione della emergenza, assenza di coraggio e soprattutto posizioni alquanto discutibile”. Ma anche visto l’isolamento e il muro che la minoranza ha dovuto digerire sul caso in questi mesi da parte dell’amministrazione. La minoranza ha richiesto, insieme alla copia di tutta la documentazione relativa alla vicenda, l’istruttoria completa dell’Università di Pisa ed il preventivo di spesa per lo studio, lo studio del geologo realizzato dal Comune nel 2014 sull’idrografia superficiale e sotterranea, la copia delle analisi delle acque potabili degli ultimi cinque anni così come il protocollo di intesa tra Comune e Regione Toscana per la messa in sicurezza del sito etutto il necessario per “leggere con attenzione” la strategia con cui l’amministrazione comunale intende “gestire la vicenda”. “Vogliamo vederci chiaro. Il sindaco e la sua Giunta – spiega Andrea Cosci che sostiene Mallegni e la sua lista – si è dimostrato forte con i deboli, e debole con i forti. La linea di condotta per la gestione dei vari iter operativi ci sembra troppo morbida ed impavida nei confronti degli Enti edelle Istituzioni coinvolte in questa grave  vicenda che si è abbattuta su migliaia di residenti”. Secondo Cosci “l’amministrazione invece di essere dalla parte dei cittadini, è sembrata più propensa ad evitare di pestare il meno possibile i piedi di qualcuno. Ma è – puntualizza – una sensazione. I fatti ci diranno in seguito se abbiamo ragione”.

Il capo gruppo della minoranza chiama anche in causa la gestione delle bollette nei confronti di Gaia: “il Sindaco non ha fatto gli interessi di tutti i suoi cittadini, accettando in particolar modo per quelli del centro storico, un misero rimborso considerando quello che hanno dovutosopportare i cittadini. Si è preferito la linea del vogliamoci bene quando si avrebbe dovuto mostrare i denti e le unghie. Peccato – conclude – hanno perso anche questa volta l’occasione per dimostrare gli attributi”.

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