VIAREGGIO. “Fin da quando ero bambino sentivo parlare della necessità di una piscina da 50 metri e penso che Viareggio se la meriterebbe, con la sua lunga tradizione di mare e di sport acquatici: purtroppo oggi dobbiamo difendere con le unghie e con i denti la nostra cara ‘vecchia’ piscina da 25 metri, per far sì che le società sportive e decine di famiglie non siano costrette ad emigrare in altre strutture limitrofe e numerosi lavoratori non perdano il proprio posto di lavoro”. Lo scrive Filippo Antonini, candidato sindaco di “Repubblica viareggina per i beni comuni”, Sel e circolo “Caprili” di Rifondazione Comunista.

“L’ultimo contratto di gestione, concesso al Comitato Associativo Sport Acquatici di cui fanno parte tutte le società e gli enti sportivi che svolgono attività in piscina, è scaduto il 5 novembre 2014: da quel momento, nonostante le molteplici richieste di incontri, nessuno si è più fatto vivo, né il commissario né la Viareggio Patrimonio.

“L’unica soluzione possibile per tutelare i lavoratori e i servizi alla cittadinanza, in particolare i servizi sociali (scuole, disabili e anziani) è l’affido diretto al Casa della gestione della struttura, quale comitato rappresentativo delle società sportive acquatiche cittadine. La piscina di Viareggio quale bene comune della collettività né si chiude né si svende”.

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