VIAREGGIO. “Chi dirige non deve abdicare alle sue responsabilità”: così Alessandro Santini, candidato sindaco di Viareggio per Forza Italia alle elezioni amministrative del 31 maggio, sulla gestione del rapporto con il personale in forza al Municipio.

“Tutti parlano di ‘riorganizzazione della macchina comunale’ – spiega Santini – strada che bisognerà certo continuare a percorrere in chiave di una sempre maggiore efficienza, dettata anche dall’organismo straordinario di liquidazione del Comune. Però, è altrettanto importante che ogni singolo componente di questa ‘macchina’ si senta rispettato e apprezzato nella propria personalità e professionalità”.

Elemento che, secondo Santini, è una delle chiavi per sconfiggere quella “sensazione di smarrimento – prosegue – che il ‘cittadino qualunque’ prova quando entra in Municipio o nelle sedi comunali distaccate, per presentare un problema o ritirare documenti e certificazioni”. Certezza di ruoli, mansioni e sede di lavoro, secondo Santini “sono le basi, insieme ovviamente alla retribuzione, che un datore di lavoro deve offrire ai suoi collaboratori; in cambio potrà e dovrà pretendere competenza, professionalità e serietà”.

Lo stesso vale per un sindaco, “che – rimarca il candidato – è al contempo il primo riferente per chi lavora in Comune, dall’assessore all’impiegato, e di questo ruolo deve assumere e mantenere un’autorità e una responsabilità esclusive; ma anche ‘dipendente’ di chi lo ha eletto, quindi la città, della quale è al servizio e per la quale deve pretendere il massimo dai suoi collaboratori”.

Ma vale anche per i dirigenti, e in questo Santini fa una sorta di appello ai due rimasti in Comune a Viareggio: “Hanno un ruolo fondamentale, nel rapporto con il personale amministrativo: devono tutelare i lavoratori, fare in modo che operino al meglio e nelle migliori condizioni possibili. Perché un lavoro di qualità corrisponde a un servizio di qualità per i cittadini”.

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