VIAREGGIO. Il Carpi che conquista una promozione storica in Serie A dimostra che niente è impossibile, se ci sono volontà, idee e mezzi. Un comune di 70mila abitanti che si affaccia per la prima volta nel calcio dei grandi. Una squadra salita con pieno merito nella massima serie. Che l’anno prossimo giocherà, ad esempio, a Torino contro la Juventus. E pensare che un tre anni e mezzo fa (mica un’era geologica…) gli emiliani se la vedevano contro un’altra squadra che ha le maglie a strisce bianconere, il Viareggio. Che allo stadio “dei Pini” si impose 3-2. Era il tempo di Agenore Maurizi allenatore, di Carnesalini stantuffo in fascia a destra, di Cesarini e Scardina in avanti. E di Monopoli in difesa. Scese in campo quella domenica 11 settembre. Ma non doveva farlo. Perché su di lui pendeva una squalifica risalente ai tempi della primavera del Bari, non scontata. E le zebre si videro infliggere uno 0-3 a tavolino doloroso. Per il morale e per la classifica. Entrambe le squadre, a distanza di meno di un mese, hanno festeggiato la vittoria di un campionato. Con la differenza che il Viareggio non potrà sottrarsi al purgatorio della Serie D, mentre il Carpi si godrà il paradiso della Serie A.

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ultimo aggiornamento: 28-04-2015


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