VIAREGGIO. “Che lo stato di dissesto delle casse comunali pesasse sul futuro della città era fuor di dubbio. Resta però il fatto che i cittadini, oltre ad essere pesantemente colpiti da tasse e gabelle, rischiano, in molti casi di non veder nemmeno i propri stipendi arrivare a casa”. Lo scrivono in una nota i circoli viareggini di Rifondazione Comunista.

“E’ il caso dei lavoratori della Lecciona, o meglio dei sette lavoratori rimasti sui 3 km di spiaggia libera dopo anni ed anni di tagli ai finanziamenti per quel settore: il servizio offerto dai bagnini che operano alla spiaggia libera è essenziale per le migliaia di persone che, ogni fine settimana, riempiono i chilometri di spiaggia libera.

“Questi lavoratori non hanno ancora percepito tutte le spettanze del 2014 e non sono sicuri che, per l’estate che sta per cominciare, saranno ancora al loro posto. Si tratta di veri e propri ‘angeli del mare’ che solo nell’ultimo anno hanno svolto 13 interventi di salvataggio e moltissime azioni preventive che hanno evitato il peggio.

“Ci impegniamo a lavorare, in tutte le direzioni, per reperire i fondi al fine di mantenere in vita un servizio essenziale per la comunità e per le decine e decine di attività, penso ai campeggi e agli hotel che sia affacciano sulla pineta, che usufruiscono del lavoro dei bagnini. Non è pensabile che non si trovino 48mila euro, il minimo sindacale, per pagare gli stipendi e allestire le postazioni. Senza pensare che, se vogliamo veramente cambiare di passo in questa città e venire incontro alle esigenze delle famiglie colpite dalla crisi, dovremmo fare un investimento ben più corposo sulle spiagge aperte a tutti”.

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