FORTE DEI MARMI. Arrivati a questo punto della stagione, con nove mesi di carichi di lavoro, di sfide vinte (tante) e perse (poche), a cucirsi lo scudetto sul petto sarà la squadra che saprà dosare meglio le energie mentali ancor prima di quelle fisiche. E se lo dice uno che di titoli nazionali ne ha vinti ben undici, tra Italia e Portogallo, c’è da crederci. Alberto Orlandi non ha dubbi: dopo gara-tre di stasera la serie scudetto tra Alimac Forte dei Marmi e Cgc Viareggio assume i connotati di una guerra di nervi.

“Ora conta più la testa delle gambe. E gara-quattro sarà la più particolare di queste sfide che assegnano il tricolore: sabato ci sarà davvero in palio lo scudetto, perché a noi basta vincere mentre il Cgc ha l’ultima carta da spendere. Chi scenderà in pista più lucido e propositivo vincerà”.

Il Forte saprà come giocare. E anche cosa non deve fare. “Stasera abbiamo giocato per tutti i cinquanta minuti come il primo tempo di sabato scorso: la differenza è che questa volta non ci siamo disuniti o perso la testa. Anzi: abbiamo parlato serenamente degli errori commessi sabato per evitare di ripeterli. E abbiamo giocato come sappiamo, da squadra votata all’attacco”.

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