LUCCA.  “Urlavo ma nessuno mi sentiva perche’ avevo la gola bruciata” così, durante un racconto lucido ed emozionato, Marco Piagentini, superstite nella strage, ha testimoniato al processo per il disastro ferroviario di Viareggio in corso a Lucca. In un aula Piagentini, rimasto in fin di vita per diversi mesi e salvo solo dopo aver subito oltre 40 operazioni in anestesia totale, ha riferito di come solo, dopo diversi mesi, a novembre 2009 seppe della morte della moglie e due dei suoi figli e di quando per la prima volta incontro’ il figlio Leonardo e quasi non si riconobbero a causa delle ferite.

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29 giugno cronaca Lucca marco piagentini strage treno viareggio

ultimo aggiornamento: 20-05-2015


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