VIAREGGIO. Il Comune in dissesto cancella il servizio di aiuto alla persona disabile in condizione di gravità e il candidato sindaco Luca Poletti critica la scelta, sottolineando la necessità che i tagli, pur doverosi, non debbano colpire le categorie più deboli.

Di che cosa si tratta? Il dirigente del settore servizi sociali Vincenzo Strippoli ha ordinato la cessazione del servizio di aiuto alla persona disabile (si parla di sostegno alle attività di socializzazione, non di assistenza domiciliare di base), nonché il servizio di trasporto per la palestra del Ceser. Entrambi venivano garantiti da Asp per conto del Comune di Viareggio. Il costo annuo, praticamente invariato da molto tempo, si aggira intorno ai 56mila euro per l’aiuto alla socializzazione, più circa 10mila euro per il trasporto verso la palestra. Motivazione del taglio, che sarà operativo dal prossimo 31 maggio: si tratta di servizi non obbligatori e dunque, secondo il dirigente responsabile, soggetti alla ‘scure’ del dissesto.

Ma Poletti non ci sta. “Abbiamo tutti ben presente la necessità del rigore finanziario e amministrativo. Tuttavia, come ho avuto modo di ripetere più volte, la gestione del dissesto non deve avvenire a discapito delle categorie più deboli e bisognose. Stiamo parlando di handicappati gravi che possono usufruire di un sostegno che li aiuta a socializzare; mentre altri vengono trasportati dalla casa alla palestra per fare dell’attività fisica. Credo che, nell’imminenza dell’elezione del nuovo sindaco, la decisione su questa e altre materie debba essere demandata alla nuova amministrazione comunale. Chiedo che si rinvii ogni determinazione al 30 giugno. Il rigore finanziario può essere declinato in maniere diverse, e sono convinto della necessità di non danneggiare chi si trova in posizione svantaggiata”.

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