PIETRASANTA. In relazione agli articoli di stampa apparsi oggi in merito al divieto di balneazione ordinato dal Sindaco di Pietrasanta a seguito del superamento dei limiti di legge per l’area di balneazione “Fosso Fiumetto Sud”, Arpat precisa quanto segue:

“Al fine di delimitare con maggiore precisione le aree di balneazione più a rischio, tutelando, nel contempo, le aree limitrofe, su richiesta del Comune di Pietrasanta sono controllati dal 2013 ai fini della balneazione, 4 punti “conoscitivi” aggiuntivi: 100 m a Nord e 100 m a Sud della foce del fosso Fiumetto nell’area “Foce fosso Fiumetto”; 100 m a Nord e 100 m a Sud della foce del fosso Motrone, nell’area “Foce fosso Motrone”. (in proposito vedi pag. 39 del rapporto ARPAT sui controlli della balneazione nella stagione 2014 ed a pag. 30 del rapporto 2013, con tutti i risultati dei controlli effettuati nelle due precedenti stagioni balneari).

“Dopo un periodo di osservazione, che comprenda almeno 16 controlli, il Comune potrà chiedere alla Regione Toscana una eventuale variazione della delimitazione delle aree di balneazione in questione.

“In caso di superamento dei limiti per questi punti “conoscitivi” il Sindaco ha la facoltà di limitare il divieto di balneazione all’area relativa al punto conoscitivo (come è avvenuto in questo caso) ovvero all’intera area di balneazione “ufficiale” (in questo caso sarebbe stata tutta l’area “Foce fosso Fiumetto”.)

“Nel parlare con i giornalisti che l’avevano interpellato, l’ufficio stampa di ARPAT si è spiegato male equivocando la possibilità del Sindaco di poter decidere o meno di stabilire il divieto di balneazione sulla porzione di area di balneazione relativa al punto “conoscitivo” ovvero all’intera area di balneazione “ufficiale”.

“In ogni caso, infatti, vige l’obbligo per il Sindaco di stabilire il divieto almeno per l’area relativa al punto conoscitivo. Di questo fraintendimento ci scusiamo.

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