VIAREGGIO. I territori di Viareggio e Parma sono fisicamente collegati tra loro tramite l’autostrada A12 e il passo della Cisa. Idealmente, invece, troviamo molte più connessioni, dall’arte (Viareggio e Salsomaggiore ospitano fulgidi esempi di liberty italiano) alla lirica (si pensi ai vari Puccini, Toscanini – non inganni il nome: era emiliano – e Verdi). E poi c’è il calcio: negli ultimi tre anni altrettanti ex giocatori del Parma sono stati chiamati ad allenare il Viareggio.
Ad iniziare questo curioso ciclo è Stefano Cuoghi, insediatosi sulla panchina bianconera a metà del guado nella tribolata stagione 2011-2012, con le zebre intrappolate in zona retrocessione in Lega Pro. Grazie (anche) all’arrivo di un certo Simone Zaza nel mercato di riparazione il Viareggio mantiene il proprio posto nella terza divisione nazionale, sconfiggendo il Monza ai playout tanto all’andata quanto al ritorno. Ma in questa impresa è tangibile l’impronta del burbero tecnico modenese. Che l’anno successivo regala alla città una storica finale di Coppa Italia di Lega Pro, persa per un soffio contro il Latina, e soprattutto la salvezza diretta. La decisiva vittoria contro il Frosinone (sì, proprio loro, la squadra che è appena salita in Serie A) arriva il 12 maggio, a venti anni di distanza dal gol dello stesso Cuoghi nel leggendario trionfo del Parma in Coppa delle Coppe a Wembley.
Le strade dell’ex calciatore di Milan e Pisa e delle zebre, però, si dividono. E a guidare il Viareggio arriva Roberto Miggiano. L’ex tecnico della Primavera del Napoli rimane in carica per pochi mesi e sul finire di ottobre viene esonerato: gli subentra Cristiano Lucarelli, che nella sua lunga carriera ha vissuto con la maglia crociata del Parma l’onta della retrocessione in Serie B e poi l’euforia per il nell’empireo del calcio italiano. Il sanguigno livornese traghetta la squadra fino al termine del campionato, manifestando la volontà di prolungare la sua avventura a Viareggio. Il destino sceglierà diversamente: Lucarelli riceve la chiamata della Pistoiese, le zebre non vengono ammesse alla nuova Lega Pro unica e ripartono con una nuova società dall’Eccellenza.
Adesso che il Viareggio 2014 si appresta a programmare la sua prima annata in Serie D la squadra è stata affidata ad Alessandro Pierini, che in questa città è nato. Ricordato per i suoi trascorsi con Udinese, Fiorentina e Reggina, a metà della stagione 2002-2003 fu girato in prestito al Parma dove collezionò tre presenze sotto la guida di Cesare Prandelli.