FORTE DEI MARMI. La vittoria più grande – lo dice lui stesso – è stata comunque portare un gruppo di giovani baldanzosi ma inesperti a gara-cinque di una finale scudetto, quella con il Forte dei Marmi campione d’Italia, che sembrava decisa ancor prima di iniziare. Certo, è mancato il successo che conta, quello che distingue vincitori e sconfitti. Ma Mirko Bertolucci e tutto il Cgc escono a testa alta dal PalaForte e dalla stagione sportiva appena finita.

“Negli ultimi 50 minuti il Forte ha dato dimostrazione di meritare lo scudetto: è sempre doveroso rendere onore a chi vince. Io però sono sereno e tranquillo: il Cgc ha dato una dimostrazione a tutta l’Italia, sfoggiando l’hockey più bello e spettacolare da vedere. Era impensabile ad agosto anche solo arrivare in finale o addirittura prolungarla a gara-cinque. Siamo stati grandi. Anzi: grandissimi”.

Il presente, insomma, è a tinte rossoblù ma il futuro potrebbe colorarsi di bianco e nero: “Abbiamo messo su un progetto che in Italia non fa nessuno: i nostri giovani sono maturati e hanno preso coscienza dei propri mezzi. Stanno imparando a giocare a questi livelli. Posso metterci la firma, l’avvenire del Cgc non può essere che roseo”.

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