VIAREGGIO. Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato ieri venerdì 29 maggio il commissario straordinario Valerio Massimo Romeo per alcune valutazioni sul periodo del commissariamento e per capire i tagli inevitabili legati al dissesto quanto hanno impattato e quanto dovranno essere pagati dalle fasce più deboli. Qualora si vada al ballottaggio l’incontro sarà approfondito sulle tematiche del sociale.

Nell’incontro è emerso l’impegno da parte del commissario a arginare l’evasione fiscale soprattutto attivando procedure concrete di recupero e sollecito verso chi non pagava. Inoltre il commissario ha inoltrato alle autorità competenti ogni situazione a suo avviso anomala: la questione delle partecipate, in particolare della Viareggio Congressi e della Lecciona hanno avuto un approfondimento con la categoria.

“Resta ad oggi preoccupante il futuro dei lavoratori della congressi cui il nuovo sindaco dovrà subito dare risposte perché il 30 settembre è vicino”, spiega il segretario della Camera del Lavoro Massimiliano Bindocci. “E sulla Lecciona il timore di una spiaggia con tanti turisti incustodita è forte: il sindacato intende chiedere una convocazione in prefettura perché tra ente parco e comune si affidi la sorveglianza a qualcuno.

Foto Vt
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“Al di là delle valutazioni politiche questo periodo di commissariamento ha tra gli elementi positivi certamente quello di aver chiaramente dato una risposta alla esigenza di legalità che a Viareggio c’era sia nella vita dei cittadini che nella gestione politica della città figlia di una incapacità della classe politica viareggina di dare risposte adeguate. Ad oggi il dissesto impone un risanamento con l’organo di liquidazione straordinario che si protrarrà per periodo di diversi anni in cui l’amministrazione chiunque sia il sindaco, avrà per legge una serie di limitazioni: basti pensare che nelle politiche sociali saranno ammissibili solo i servizi indispensabili. Nelle altre tematiche non si potrà fare quasi niente. O meglio solo le cose senza soldi.

“Per cui certe campagne elettorali dallo stile faraonico sembrano fuori luogo come inopportune quelle scelte con cui si predica la divisione o la caccia al diverso. Ecco quello che a parer mio è mancato in parte è il senso di responsabilità nel comprendere la misura delle cose, la sensazione è che si prometta ad un malato terminale di guarire facendo attività sportiva, mentre per Viareggio la realtà sarà fatta di rinunzie e sacrifici. Sarà al più possibile Continuare con l’azione commissariale dei metodi di gestioni trasparente, di far pagare i responsabili e di combattere l’evasione, inoltre auspico che chi governi gestisca tenendo presente l’equità e la solidarietà sopratutto per lavoratori, disoccupati e pensionati, favorisca lo sviluppo, ma si tratterà di sogni senza soldi e poche altre cose, come sindacato saremo attenti e contratteremo condizioni le condizioni sociali, senza però volere illudere nessuno.

“Però è importante che la città vada a votare, Viareggio partecipi perché chiunque la gestirà dovrà sentire il fiato sul collo della città intera, perché sarà la città intera a pagare in termini di Tari, Tasi, addizionali e servizi a domanda individuale, anche chi non voterà, nessuno verrà escluso. Ed è bene che non votino solo quelli che hanno qualche interesse. Sembrano banalità ma le ritengo non superflue in un momento in cui la campagna elettorale fa venire in mente le sirene di Ulisse”.

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