CAPEZZANO. Si festeggia domani 6 giugno dalle 17.30 in Via dei Masini a Capezzano l’avvio dell’attività di orticoltura della cooperativa agricola sociale Calafata. Quasi due ettari di terra saranno destinati alla coltivazione di verdure e primizie grazie ad un paziente lavoro di inclusione sociale e lavorativa nei confronti di soggetti in situazioni di disagio ed esclusione sociale.

La cooperativa, attiva da tre anni sulla produzione di ottimi vini biodinamici, olio e miele nelle colline lucchesi amplia così il proprio paniere di prodotti e si dota di un interessante strumento di commercializzazione: “P’orto”, servizio di consegna a domicilio settimanale di un assortimento di prodotti biologici e di filiera corta.

Il coordinatore di questo nuovo settore di impegno della cooperativa è Marco Zjliak, trentenne viareggino con l’agricoltura sociale in testa: “È un mezzo molto potente di riattivazione anche per le persone con storie fragili e passati problematici”, racconta il giovane viareggino. “Il contatto con la natura, i ritmi della crescita aiutano a prendere di nuovo consapevolezza delle proprie possibilità e delle proprie risorse e a investire su queste in un percorso verso l’autonomia”. La storia di P’orto e dei suoi campi, infatti, si salda fin dai primordi per Calafata con i significati dell’inclusione sociale e del contrasto alla povertà.

Il mezzo è la collaborazione con i centri di ascolto Caritas di Viareggio attraverso un doppio binario. “I centri di ascolto e distribuzione sono coinvolti in due modi”, racconta Sabrina Fausto della Caritas. “Da una parte, i terreni di Capezzano produrranno le verdure per il sistema di distribuzione alimentare a favore degli indigenti, animato da circa 10 centri di ascolto parrocchiali in città. Già lo scorso anno, grazie alla preziosa collaborazione della parrocchia di Don Bosco che mise a disposizione un terreno nella zona di Torre del Lago furono prodotti circa 6mila chili di verdure biologiche e gratuite per la distribuzione. Contestualmente, avremo la possibilità di inserire circa 20 persone in percorsi di inserimento l e formazione, dando loro modo di vivere un’esperienza lavorativa in campo agricolo”.

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ultimo aggiornamento: 05-06-2015


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