VIAREGGIO. “Le parole e gli atti della senatrice Granaiola sono molto gravi e non possono essere lasciati senza una parola di replica, per la responsabilità che tutti noi abbiamo verso tanti tesserati, militanti ed elettori che con passione e senza niente avere in cambio dedicano tempo ed energie al Partito Democratico e agli ideali che il nostro partito rappresenta”. Lo scrivono i versiliesi Adolfo Del Soldato e Sabrina Mattei, entrambi componenti dell’Assemblea Nazionale del Partito Democratico.

“Quando si fa parte di una organizzazione, vi sono alcune regole che tutti siamo chiamati a rispettare, se vogliamo che quell’organizzazione funzioni. Nel caso del Partito Democratico queste regole consentono grandissima libertà di espressione e di azione e garantiscono un autentico pluralismo di posizioni politiche e ideali. Ma richiedono, di necessità, un minimo di disciplina e di rispetto delle decisioni che l’organizzazione prende secondo le procedure dello Statuto.

“Chi nel partito ha maggiori responsabilità e maggior potere, non è svincolato da queste regole che valgono per tutti. Anzi: a maggior potere corrisponde sempre maggiore responsabilità e la prima di queste responsabilità è quella di dare l’esempio. Con quale forza e quale autorevolezza ci rivolgiamo agli iscritti al nostro partito, chiediamo loro di rispettare le decisioni dei legittimi organi del partito, se chi sta in alto fa letteralmente come vuole?

foto Marco Pomella
foto Marco Pomella

“Domenica 31 maggio e domenica 14 giugno sulla scheda c’era il simbolo del Partito Democratico: Manuela Granaiola, che per conto del Partito Democratico siede addirittura nel Senato della Repubblica, si è battuta in modo forsennato perché quel simbolo non fosse votato, ma fossero votati i simboli dei suoi avversari.

“Manuela Granaiola, senza averne titolo, e senza consultare e rivolgersi a chi ne aveva titolo, ha promosso un’autonoma candidatura a sindaco di una diversa personalità: se tutti facessimo in questo modo nei nostri comuni, cosa resterebbe del Partito Democratico? E la senatrice Granaiola non ha proprio niente da giustificare circa lo stato in cui, non da qualche mese, ma da anni, versa il Partito Democratico comunale di una delle più importanti città della Toscana? E circa l’inopinata caduta della Giunta a guida PD dopo meno di un anno e mezzo dalla trionfale elezione del 2013?

“Dice la senatrice Granaiola che gli elettori le hanno dato ragione. Se questo è il metro, allora i nostri rappresentanti dovrebbero correre in soccorso di Massimo Mallegni a Pietrasanta e avrebbero dovuto sostenere i governi della destra per molti anni a livello nazionale, perché se è vero che la volontà degli elettori si rispetta, sempre, è anche vero che non si abdica alle proprie idee e alla propria parte nella cattiva sorte.

“Diceva Padre Bevilacqua, di fronte ad una sede del Partito Popolare sfasciata da una squadraccia fascista: ‘Le idee valgono per quel che costano, e non per quanto rendono’. Ecco, questo rimane per noi il metro di comportamento che proponiamo per tutti gli amici e i compagni che con dedizione e fedeltà, spesso da una vita, si battono per gli ideali nei quali crediamo. E al quale, in modo inadeguato certo, cerchiamo personalmente di ispirarci”.

(Visitato 747 volte, 1 visite oggi)

“Soddisfatti del nostro risultato”: l’analisi del voto del Movimento 5 Stelle di Pietrasanta

“Viareggio assente alla commemorazione a Cardoso, Del Ghingaro chieda scusa”