PIETRASANTA. “Né il sindaco Massimo Mallegni, né la sua giunta, né alcuni degli uffici comunali hanno esposto e mai esporranno alcun cittadino a rischi per la propria salute”: è la replica del Comune di Pietrasanta alle accuse del Partito Democratico sul mancato divieto di balneazione.

“In data 17 giugno l’Arpat ha comunicato uno sforamento delle analisi in uno dei punti conoscitivi, sostanzialmente sperimentali ed integrativi rispetto ai punti di campionamento ufficiali. L’amministrazione ha subito predisposto gli atti e parallelamente attivava un confronto con Arpat sull’entità dello sforamento visto che i punti di campionamento ufficiali avevano i dati perfettamente nella norma. Da tale confronto è emerso che lo sforamento era di modestissima entità e che le analisi erano già state ripetute.

“Subito è seguita la richiesta formale ad Arpat. La storia degli esiti delle analisi agli atti d’ufficio, nonché l’esperienza sull’influenza delle condizioni climatiche sui campioni, ha portato a ritenere fondatamente – e niente affatto sconsideratamente – che fossero venute meno le condizioni che motivavano l’emissione di un’ordinanza. Dopo poche ore, la comunicazione da parte di Arpat dell’esito favorevole delle nuove analisi del giorno 17 comportava l’archiviazione dell’istruttoria avviata. Seguiva formale comunicazione all’Arpat del l’iter adottato.

“Tale procedura era sostanzialmente già stata adottata nel settembre 2011 dall’allora sindaco Domenico Lombardi in analoga situazione, quando l’istruttoria avviata per l’emanazione di ordinanza era stata archiviata senza emissione per presa d’atto che l’ordinanza stessa sarebbe stata emessa in condizioni ormai già rientrate nella norma”.

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ultimo aggiornamento: 05-07-2015


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