PIETRASANTA. È stata anticipata al 10 settembre la discussione dell’appello proposto dal sindaco Massimo Mallegni, attualmente sospeso per effetto della legge Severino: l’udienza era slittata dal 30 giugno 2015 scorso al 17 giugno 2016 – uno spostamento che aveva di fatto permesso l’applicazione della normativa in materia di anticorruzione.
In caso di non sospensione dell’efficacia della legge Severino che lo ha raggiunto lo scorso venerdì, e nei confronti del quale ha presentato un ricorso d’urgenza ieri lunedì 6 luglio, Mallegni resterà sospeso dalla carica di sindaco fino al 10 settembre. Il provvedimento potrebbe quindi durare poco più di due mesi (69 giorni) anziché 18 mesi.
A comunicare la novità è il legale di Massimo Mallegni, l’avvocato Sandro Guerra, che sottolinea il “grande senso istituzionale della Corte d’Appello di Firenze”. “Mi rendo conto dell’enorme sacrificio che comporta, per i giudici designati, lo studio di un fascicolo così voluminoso in così breve tempo e per questo non posso che ringraziare il Presidente della Corte d’Appello ed il Presidente della Seconda Sezione Penale, che proprio oggi ha emesso il decreto di citazione. Questa è la giustizia che fa onore al nostro paese”.
L’applicazione della legge Severino al caso di Massimo Mallegni, eletto con il 54% alle ultime elezioni comunali di Pietrasanta, è stata definita “ingiustizia” dai suoi più stretti sostenitori ma il sindaco sospeso continua ad avere “fiducia nella magistratura”, come ha ribadito anche ieri nel corso di un incontro al Caffè della Versilia.
Secondo Mallegni “la Severino non può e non poteva essere applicata al mio caso perché al momento della sentenza, il 3 aprile 2012, la legge non c’era ed io ero libero cittadino e non ricoprivo incarichi”.
Intanto sui social, da Facebook a Twitter, i sostenitori della sua causa #ilpopolononcontanulla continuano ad essere attivi: “Non è più solo una questione che riguarda Massimo Mallegni sindaco di Pietrasanta ma tutti i liberi cittadini di questo paese. Me compreso”.
