VIAREGGIO. “Se uno volesse parlare oggi di Milziade Caprili potrebbe parlare sicuramente dei ricordi che ognuno di noi, che ha avuto l’onore di conoscerlo e di potergli essere amico, ha e che porterà sempre dentro di se. Ognuno di noi può ricordare un aneddoto di Milziade: un vero signore nei modi, nei gesti e nel parlare. Uno stile antico, un stile perduto che non tornerà più, uno stile però che sarebbe da imitare ma che resterà per sempre inimitabile”. Così Alessandro Santini, consigliere comunale di Forza Italia, ricorda il senatore comunista Milziade Caprili all’indomani della giornata di commemorazioni a Villa Borbone.

“Cosa resta oggi di Milziade? Tanto e tutto. I suoi scritti, i suoi discorsi, i suoi pensieri, le sue riflessioni, il suo lavoro fatto non per se stesso ma per gli altri: ecco cosa resta. Non è affatto poca cosa, anzi è molto al giorno d’oggi: è moltissimo per un popolo, una città orfana non solo dell’uomo Milziade ma anche del politico e dell’amministratore dal fine pensiero e dalla parola sempre pesata e pensata, lettera dopo lettera. Mai una di più, mai una di troppo. Una lunga scuola di vita che oggi non esiste più ma che vive ancora, perché quanto Milziade ha fatto non scompare con il suo corpo ma resta vivo.

“Si potrebbe parlare della sua eredità morale? Sicuramente sì. Ma Milziade è vivo in tutto ciò che resta di lui, e nella Fondazione che porta il suo nome. Milziade oggi vive, come prima e più di prima in Amalia, la sua donna, la sua sposa, la moglie forte e risoluta, la madre dei suoi figli, la compagna di una vita che giustamente oggi è custode del pensiero di un uomo di altri tempi ma che è fortemente attuale oggi in ciò che ha detto e scritto.

(foto Roberto Paglianti)
(foto Roberto Paglianti)

“Milziade oggi è vivo grazie alla sua Fondazione voluta da Amalia, perché un uomo e un politico onesto, corretto e leale, non può morire, anzi non muore mai.

“La differenza di Milziade nei confronti degli altri politici? La sua educazione nel trattare con le persone, la sua immensa cultura che gli permetteva di parlare di tutto con tutti, la sua simpatia e la sua ironia inaspettate in un uomo delle istituzioni così importante. Ironia e simpatia che hanno reso ancora più grande l’uomo Milziade e più vero e vicino alla sua gente che ha sempre amato e per la quale ha sempre lavoro e alla quale ha sempre pensato. Sempre. Mai per sé, ma per gli altri.

“Per gli operai delle fabbriche come dirigente di partito, per lo Stato che ha servito come vicepresidente del Senato, per la sua città di Viareggio come consigliere comunale e come presidente della Croce Verde.

“Milziade non è patrimonio solo dei suoi compagni di partito, ma oggi è patrimonio di tutti noi, destra e sinistra all’unisono, che non lo piangiamo per la sua scomparsa ma lo festeggiamo per quanto ha fatto per noi. Sì, lo festeggia Viareggio, una città che avrebbe meritato lui come sindaco”.

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ultimo aggiornamento: 13-07-2015


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