VIAREGGIO. E’ riuscito a percorrere poche centinaia di metri un tunisino di 31 anni pluripregiudicato per reati inerenti l’immigrazione clandestina e lo spaccio di stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato di Polizia di Viareggio hanno ricostruito i movimenti del malvivente che nella mattinata di ieri si è reso responsabile di un furto sulla spiaggia della Lecciona a Torre del Lago.

La vittima è una donna che ha lasciato solo per qualche attimo la sua borsa sull’arenile per giocare con il proprio cane. Al suo ritorno l’aspra sorpresa.

Borsa aperta e, a pochi metri, portafoglio svuotato dei 120 euro che conteneva e gettato sulla sabbia. Mancava anche il telefono cellulare, uno smartphone di ultima generazione.

Grazie all’aiuto di un altro bagnante la donna è riuscita a chiedere soccorsi alla Polizia. Gli agenti, giunti celermente sul posto, grazie alle ultime tecnologie di cui sono dotati i telefoni multifunzionali, hanno attivato il servizio di localizzazione del dispositivo telefonico.

Come nei vecchi film di 007 ecco comparire la mappa sullo schermo con il “pallino” lampeggiante, indicante la posizione del telefono rubato, che percorre la via Salvatori ad andatura moderata. Il ladro si sta allontanando a bordo di una bicicletta.

Sono scattate subito le ricerche e dopo aver superato la passerella all’inizio della passeggiata il dispositivo veniva localizzato fermo in piazza Campioni.

Gli agenti hanno subito notato una persona sospetta in bicicletta che colloquiava con due donne. L’extracomunitario, noto alle forze dell’ordine, è stato immediatamente perquisito e nelle sue tasche sono state trovate le banconote rubate.

Il telefono non era in suo possesso ma il “pallino” lampeggiava ancora su piazza Campioni. I poliziotti hanno composto il numero della scheda inserita nel telefono rubato ed ecco che la faccia di una delle due donne si è sbiadita.

Il telefono che squillava era infatti nella sua borsa e la donna ha tentato di giustificare il fatto dicendo che lo straniero glielo aveva affidato in custodia solo per un attimo.

Per il tunisino scattano le manette e sarà processato per il reato di furto aggravato con rito che sarà celebrato questa mattina presso il Tribunale di Lucca.

La refurtiva è stata riconsegnata alla vittima del furto felice di aver ritrovato i suoi beni.

E’ al vaglio dei poliziotti la posizione della donna trovata in possesso del telefono cellulare. Se la sua versione dei fatti non dovesse reggere sarebbe pronta per lei l’accusa di ricettazione.

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ultimo aggiornamento: 13-07-2015


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