FIRENZE. Contrabbando di tessuti dalla Cina. Perquisizioni in Toscana, Lombardia e Campania. Nella giornata di ieri, le Fiamme Gialle pratesi hanno dato esecuzione a diverse perquisizioni nell’ambito di un procedimento penale in materia di contrabbando di tessuti dalla Cina.

Nello specifico, l’indagine diretta dal Sost. Procuratore Dott. Antonio Sangermano e coordinata dal Procuratore di Prato, Dott. Giuseppe Nicolosi, trae spunto da una verifica fiscale eseguita nei confronti di una società di Montemurlo (PO), durante la quale sono stati rilevati sospetti acquisti di rotoli di tessuto e/o filati dalla Cina.

Le attività ispettive permettevano infatti di rilevare che tale merce, stipata all’interno di numerosi containers, veniva venduta dalla società, prima ancora di giungere nel territorio comunitario, ad una seconda società, anch’essa di Montemurlo, avente la sede nella medesima struttura industriale. Tali cessioni venivano fatturate senza l’applicazione dell’I.V.A. in quanto prive tecnicamente del requisito di territorialità. Il controllo incrociato effettuato alla seconda società, in particolare sulle 40 operazioni commercialmente più significative, evidenziava la presenza di false fatture in quanto le stesse sostanzialmente riportavano un valore economico della merce complessivamente inferiore, in modo tale cioè da poter ridurre l’importo dei diritti di confine da versare all’erario. L’attività d’indagine permetteva di altresì di accertare che S.R. libanese, allo stato il principale indagato, replicava lo stesso meccanismo fraudolento anche in altre regioni d’Italia dove il Nucleo di Polizia Tributaria di Prato ha effettuato numerose perquisizioni che, al momento, hanno permesso di sequestrare circa 830.000 euro in contanti, 430.000 euro in assegni, 2.700 rotoli di tessuto ed acquisire copiosa documentazione contabile ed extra-contabile abilmente occultata che sarà analizzata nei prossimi giorni.

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