VIAREGGIO. Siamo tra le prime quattro del mondo. Ci siamo per merito e non per caso. Ci siamo perché anche se le gambe non hanno girato al 100%, ci abbiamo messo cuore e attributi. Al quadrato. Solo così potevamo piegare l’insidioso Giappone. E pazienza se non abbiamo disputato una partita memorabile.

Il Mondiale è un sogno che l’Italia può legittimamente inseguire. Sabato (18 luglio) in semifinale affronterà Tahiti con l’allettante prospettiva della possibile rivincita con la Russia, dopo il ko nella finale dei Giochi Europei di Baku. Zurlo e Ramacciotti non solo hanno scritto il loro nome nel tabellino di un quarto più incerto del previsto, hanno letteralmente trascinato gli azzurri.

L’attaccante riporta la tranquillità con la rete del pari a fine primo tempo dopo il vantaggio nipponico siglato da Ozu. Ramacciotti si inventa poi un gol da urlo, un sinistro fulminante bello come pochi se ne sono visti sino ad ora.

Il Giappone riporta la gara in parità, con Goto che non perdona da calcio piazzato. La premiata ditta Ramacciotti-Zurlo fa la differenza: “L’airone” recupera palla e rifinisce per il bomber, che non perdona. È tutto bello, è tutto vero. Siamo in semifinale. E sogniamo ad occhi aperti.

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ultimo aggiornamento: 16-07-2015


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