STAZZEMA. “Il cimitero di Ruosina è ancora al centro delle polemiche – scrive Gian Piero Lorenzoni (Luce a Stazzema) – Oggetto della protesta è ancora l’erba alta che ricopre le tombe e le sepolture a terra, ed è totale il degrado in cui si trova la struttura cimiteriale, ormai è abbandonata a se stessa.
Fatiscente e in condizioni estremamente precarie è l’impianto di illuminazione delle sepolture tanto che non risponde sicuramente alle minime condizioni di sicurezza.
Ma c’è di più. Si ricorderà l’evento meteorologico del 5 marzo scorso quando il forte vento colpì il cimitero di Ruosina.
Furono divelte tegole, scossaline, tettoie, il vento portò via parecchie lastre di eternit lasciando i loculi senza copertura.
E da allora tutto è rimasto come il passaggio del vento ha lasciato: ma c’è di più.
Le lastre di eternit, peraltro rotte, sono state raccolte in un grande sacco bianco irresponsabilmente depositato vicino all’ingresso del cimitero nel più totale abbandono ormai da mesi.
Per quello che ci è dato sapere nessuno si è attivato per mettere in atto le necessarie procedure di smaltimento trattandosi di un rifiuto particolarmente pericoloso e nocivo alla salute.”
Il consigliere comunale Lorenzoni scrive dopo aver preso atto della petizione sottoscritta da 32 cittadini ruosinesi che lamentano le condizioni indecorose in cui versa questo luogo sacro.
“Bisogna ricordare che l’amministrazione comunale che in questi ultimi anni ha incassato quasi 800.000 € applicando illegittimamente il rinnovo del canone delle concessioni cimiteriali perpetue e intende incassarne molti altri. Ma dove sono finiti questi soldi certamente non nei cimiteri, basta vedere e prendere atto dello stato pietoso in cui si trovano tutti i cimiteri comunali.”