VIAREGGIO. Ecco i bozzetti dei quattro carri di seconda categoria che sfileranno al Carnevale di Viareggio 2016, in programma le domeniche 7, 14, 21, 28 febbraio e sabato 5 marzo 2016.
“L’Alchimista”
di Jacopo Allegrucci
Magicamente apparso a capo del governo sta incantando gli italiani con le sue magie. Con il potere delle illusioni riesce, volta volta, a conquistare i consensi per ottenere la fiducia del Parlamento, incantando un po’ gli uni, un po’ gli altri.
I nemici, sia dell’opposizione che interni al PD, però, si fanno sempre più forti ed agguerriti raccogliendo i malumori degli italiani.
Riuscirà a trasformare il piombo in oro e mantenere il suo ruolo fino alle elezioni del 2018? Oppure seguirà il declino dell’alchimia antica, lasciando di nuovo l’Italia di fronte ad uno scenario incerto? L’Alchimista e il potere delle illusioni.
“La bacchettona”
di Edoardo Ceragioli
In fondo non esiste famiglia migliore di quella dove ognuno si sente amato e protetto. Tutto nasce dal prendere atto che la definizione di “famiglia” ha avuto negli ultimi decenni un’evoluzione sostanziale e, come tutte le evoluzioni che si rispettino, c’è quella parte di società che non accetta il cambiamento.
L’opinione pubblica si divide tra il riconoscimento e la validità delle famiglie di nuova generazione e la difesa appassionata di un modello tradizionale. Le intolleranze che ne scaturiscono sbattono inesorabilmente su quelle realtà che coesistono già da tempo nelle nostre società e che rivendicano a gran voce quelle pari opportunità che gli spettano di diritto.
La parte di collettività intimorita, “bacchetta” rigorosamente tutto ciò che non è conforme ai dettami conservatori, facendo perno sull’educazione dei bambini ed autoproclamandosi custode della generazione umana ignorando, di fatto, che proprio loro, i bambini che oggi vivono con candida normalità questa “diversità”, domani saranno quelli che porranno fine a quest’acceso dibattito.
“L’insostenibile leggerezza dell’essere”
di Emilio Cinquini
Il nostro tempo, la nostra società sono ossessionati dal cibo, nel bene e nel male.
Mentre si fanno esposizioni universali sul cibo, da una parte i grandi del mondo, obesi opulenti figure boteriane (Usa, Francia, Germania, Giappone) tirano a sé cibo come accumulatori seriali.
Dall’altra parte, al centro del mondo, popoli affamati, disperati, migranti, si innalzano al cielo a gridare la loro disperazione, la loro fame.
Ricchezza, opulenza, obesità si contrappongono a povertà, magrezza, fame. Mentre c’è chi pensa alla linea, alla dieta, alla “leggerezza dell’essere”, tutto ciò è insostenibile.
“Naviga il mio profilo”
di Luciano Tomei
Il dilagare della moda del selfie, la smisurata presenza di profilo noti, meno noti o anonimi sui vari social, ha portato l’autore del progetto a scherzare con l’arte.
E mentre un onnipresente Sgarbi è intento a selfare la sua navigata, improbabili barchette di carta con i vari simboli di relativi social network, solcano i mari della rete, recando a bordo profili di quadri celebri. Federico da Montefeltro e la consorte Beatrice d’Este, effigiati da Piero della Francesca, rigorosamente di lato, quindi padre Dante del Botticelli, Lorenzo il magnifico, ritratto dal Vasari, Savonarola di Fra Bartolomeo, Cosimo il vecchio di Pontormo, tutto orgogliosamente a mostrare il loro lato migliore.
Nella barca centrale non poteva mancare il navigatore per eccellenza, lui, Colombo, intento a solcare il mare magnum dei volti, che preso dalla moda del momento si concede uno scatto. Sul davanti della costruzione, due collezionisti d’arte di foggia ottocentesca, con tanto di tuba, immortalano i loro rispettivi profili, recando in mano due ritratti fiamminghi di gentildonne anch’esse effigiate con il naso rivolto verso la cornice.
Che dire? Forse nell’intento dell’autore c’è anche una riflessione, magari prendendo a pretesto la presenza del critico per antonomasia (Vittorio Sgarbi), il messaggio potrebbe essere questo: i nostri profili su Facebook, Twitter e varie, conditi da improbabili frasi e commenti spesso azzardati, ci hanno reso ignoranti come capre, rispolverare un po’ dell’antica sapienza pittorica non ci farebbe male.