STAZZEMA. “La manovra finanziaria approvata dalla maggioranza palesa pericolose novità e consistenti aumenti delle tasse che salgono quasi come le temperature estive. Questo il giudizio drastico della minoranza come chiosa al consiglio di qualche giorno fa che ha approvato il bilancio di previsione 2015”. Lo scrive Gian Piero Lorenzoni, consigliere comunale di opposizione della lista civica Luce a Stazzema.

“Con la nuova manovra il trasporto scolastico dagli attuali 24€ sale a 28€ e poi si predica di avere attenzione alla scuola ed al futuro dei nostri giovani. Si raddoppia la Tasi con un incremento di entrata di circa 45.000, andando di fatto a colpire la prima casa, mentre per l’Imu si conferma l’aliquota dell’8,2 per mille per quelle unità immobiliari che i genitori hanno concesso in comodato gratuito ai propri figli.

“La maggioranza aveva anche proposto una modifica al regolamento della Tari, la tassa sui rifiuti, prevedendo che i cittadini dovessero pagarla in due rate, ma grazie alla manifestata contrarietà della minoranza l’amministrazione ha dovuto fare marcia indietro e di fatto, con l’approvazione di uno specifico ordine del giorno, si potrà continuare a pagare la Tari in quattro rate, la prima in scadenza ad agosto ed a seguire le altre.

“Nel piano delle alienazioni è stata inserita la vendita di un fabbricato a Farnocchia per circa 100.000 €, solo recentemente acquisito gratuitamente dallo Stato, e la scuola elementare di Arni per circa 140.000 €, ma va detto e fatto sapere che le entrate serviranno solo per ripianare il disavanzo del bilancio, con la stessa finalità si utilizzerranno anche i proventi, per 199.000 €, derivanti dalla vendita di una parte delle quote di VEA Spa., già incassati.

“Per una mera utilità contabile è stata prevista un’entrata di 500.000 € derivante dal recupero dell’evasione che, nel dettaglio, prevede 310.000 per l’Imu, 70.000 per l’Ici, 40.000 per la Tares, 35.000 per la Tarsu e 45.000 per la Tasi. Nel 2016 si intende incassare 495.000 e nel 2017 altri € 393.000, per un totale di 1.388.000 € da togliere dalle tasche dei cittadini sempre che siano realmente dovuti. A riprova di ciò il revisore dei conti per il 2015 ha invece previsto un recupero dell’evasione stimato in 190.000 €, ben lontano dai 500.000 ipotizzati dal bilancio. Inoltre si prevede un’entrata per il 2015 di € 90.000 per gli oneri di urbanizzazione quando per gli anni precedenti non si è andati oltre i 45.000 €.

“Per contro il comune avendo dato in affitto l’area produttiva di Col del Cavallo richiede un affitto annuo di poco superiore a 3.200 € annui, anche a fronte di un recente investimento pubblico sull’area ,per quasi 100.000 €, e il revisore sottolinea che nessuno dei contratti di affitto è stato oggetto di adeguamento, ma quello che è più grave è che si fa pagare un canone d’affitto per solo 6000 metri quadrati quando invece la superficie impegnata è di quasi 8000 €.

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“E’ presumibile che la questione possa finire sul tavolo della procura della corte dei conti. Il consiglio ha anche deciso, pur non rientrando nelle sue specifiche competenze, l’esternalizzazione del servizio tributi, affidandolo alla ditta Andreani Tributi alla quale verrà corrisposto per il periodo di vigenza del contratto una somma di € 200.000, oltre a riconoscergli il 16% sul recupero dell’evasione e un aggio dell’8% sulle riscossioni coattive. Una scelta che abbiamo contestato facendo presente che le stesse somme potevano essere utilizzate per assumere personale ed incentivare quello presente nell’ufficio ragioneria.

“E’ stato messa a bilancio anche una somma di 35.000 € per il pagamento nel 2015 degli interessi passivi già sapendo che il comune, non avendo liquidità, per pagare i creditori dovrà utilizzare le anticipazioni di cassa e il revisore ha già scritto nel suo parere che la previsione è fatta per difetto. Inoltre il bilancio accantona una somma di € 109.000 come fondo rischi per le spese legali e nel triennio 2015/2019 viene prevista la somma di 614.000 € per la copertura del disavanzo che verrà almeno in parte coperto con le alienazioni e la dismissione di società partecipate.

“Così come è prevista la somma di 154.574 € a copertura della mancata riscossione di crediti non più esigibili o di difficile esazione e sull’argomento il consiglio aveva già approvato il ripiano di una valanga di residui passivi stimato in oltre € 2.000.000 con quote a carico del bilancio per un periodo di 30 anni.

“A tutto questo aggiungiamo i proventi derivanti dal preteso rinnovo del canone per le concessioni cimiteriali perpetue che continua a mietere vittime ed a dissanguare i cittadini stazzemesi, ricordando che sono già stati incassati 800.000 € e molti altri si attende che possano rimpinguare le casse comunali ormai vuote, come i quasi 100.000 € che il comune ha preteso per l’Ici sui fabbricati demoliti (unità collabenti), tassa che mantiene attiva anche per i prossimi anni nonostante la condanna definitiva.

“Ricordiamo infatti che chi si è rivolto alla commissione tributaria ha visto soccombere il comune che oltre a pagare le spese di causa, circa 15.000 €, ha dovuto fare marcia indietro annullando gli accertamenti emessi.
Dulcis in fundo Stazzema deve ancora pagare oltre 300.000 € alla società Ersu per debiti del 2013 e 2014 e non sta pagando le fatture del 2015, almeno fino ad oggi, deve pagare anche al comune di Massarosa per la convenzione della segreteria quasi 200.000 €, oltre al pagamento dei molti fornitori privati che lamentano il non più sostenibile mancato pagamento di quanto loro dovuto, tanto che si annunciano decreti ingiuntivi.

“Infine il bilancio raccoglie anche la decisione di rinegoziazione dei mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti che sposta le rate di pagamento fino al 2043 e questa operazione di rinegoziazione del debito costerà oltre 3.000.000 di euro in più rispetto al capitale dovuto ad oggi.

“Questa è la situazione e siamo ancora in attesa di poter leggere la delibera presa dalla corte dei conti di Firenze sull’esame del rendiconto 2013, per quello che ne sappiamo saranno dolenti note e c’è da credere che più di una questione potrebbe anche finire sul tavolo di qualche magistrato”.

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ultimo aggiornamento: 09-08-2015


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