dal nostro inviato

LIGNANO SABBIADORO. Nella finale scudetto di beach soccer Andrea Carpita ha fatto più o meno di tutto: ha levato più di un pallone dalla porta, ha infilato nella rete avversaria il pallone del momentaneo 4-6 e ha pure perfino messo le mani sullo scettro di miglior portiere della stagione. Ma lui, volendo citare un libro di Carlo Ancelotti, preferiva la coppa. Quella alzata verso il cielo di Lignano Sabbiadoro da Terracina.

“Sì, mi sarebbe garbato di più vincere la coppa dello scudetto – commenta il numero uno bianconero a fine gara – rispetto agli anni passati, almeno, la differenza tra noi e loro non è più abissale: loro rimangono comunque forti e oggi sono stati pure fortunati a trovare due-tre gol sotto l’incrocio dei pali. E poi possono contare su elementi in grado di fare la differenza a livello mondiale”.

E il Viareggio? “Usciamo rammaricati ma con il sorriso: abbiamo dato tutto quello che avevamo in corpo. Non siamo stati nemmeno aiutati dalla sorte: ci è stato annullato un gol, sul 4-3 loro hanno segnato su una punizione che in realtà era a nostro favore. Peccato. Ma da domani continueremo a lavorare come sempre”.

Simone Pierotti

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