PIETRASANTA. “L’emergenza immigrati è la nuova attività di business del sistema politico nazionale. Un meccanismo per alimentare e sostenere gli apparati della politica che garantiscono consenso sul territorio”. Per Massimo Mallegni, sindaco di Pietrasanta e vice coordinatore vicario di Forza Italia, la gestione dell’emergenza immigrati altro non è che “un’attività mascherata” per mantenere le cooperative e gettare le basi per un disegno ancora più vasto: “Se una parte della politica italiana ritiene di dover svendere il nostro tessuto economico e sociale ed agevolare l’invasione del nostro territorio io non ci sto. L’Italia, e la Toscana, non diventeranno un contenitore di manodopera da chiamare in causa alla bisogna di qualche partner europeo. Abbiamo scoperto il giochino che hanno in mente”.
In Toscana sono già 4mila gli immigrati ospitati che potrebbero presto aumentare ulteriormente. “Per ogni immigrato ospitato il Governo garantisce 35 euro all’ospitante. Ad occhio e croce oltre 100 mila euro al giorno (sono 4mila gli immigrati) è il costo complessivo dell’ospitalità solo in Toscana a cui vanno sommati i costi per l’adeguamento delle strutture, l’accoglienza e tutto il resto.
“I 35 euro che vengono assegnati per ogni migrante come diaria a cooperative ed apparati vari devono essere assegnati ai cittadini italiani che hanno perso il lavoro e che non ce la fanno ad andare avanti. E’ lì che dobbiamo investire: non sugli immigrati che arrivano nel nostro paese e poi magari si mettono anche a lavorare abusivamente alimentando l’illegalità e togliendo lavoro agli italiani che invece nel frattempo lo hanno perso. E’ tutto sbagliato. Non dobbiamo aiutarli quando arrivano, ma prima ancora che partano”.
Mallegni spiega: “Gli italiani non hanno bisogno di un certo sistema di cooperative, ma è un certo sistema di cooperative che ha invece bisogno degli immigrati senza i quali non potrebbero sopravvivere e garantire all’apparato politico il consenso”. Mallegni aveva comunicato giù nelle scorse settimane al Governatore Enrico Rossi l’impossibilità di ospitare immigrati nel suo comune: “Prima la mia gente. Solo quando le oltre 100 famiglie che non riescono ad andare avanti saranno sistemate potremo parlare di ospitalità”.
