VERSILIA. Il tema della promozione culturale in Versilia, della valorizzazione e del rafforzamento degli enti, delle fondazioni e delle manifestazioni che si svolgono ogni anno, è una sfida che le amministrazioni del nostro territorio, soprattutto in momenti difficili come quello che stiamo attraversando, non devono sottovalutare ma, al contrario, hanno l’obbligo di affrontare con spirito unitario e collaborativo.

La Versilia è una realtà che dimostra che con la Cultura è possibile creare non solo divertimento ma anche opportunità di lavoro, offerta formativa e sviluppo economico, insomma “con la Cultura si mangia”, come ha evidenziato qualche giorno fa durante la lectio magistralis ai Ministri della Cultura di 83 nazioni riuniti ad Expo anche Umberto Eco che, senza mezzi termini, ha ribadito che “la conoscenza è salvezza”.

Se il PD e il centrosinistra, che governano la maggioranza delle amministrazioni locali, hanno come obiettivo quello di concepire e far sviluppare la Versilia come territorio unitario, se si vuol dare più forza sul piano politico e amministrativo all’Unione dei Comuni, allora come SinistraDem Versilia crediamo che un punto di partenza sia quello di far cooperare i vari enti e le varie realtà che si occupano di promozione culturale.

Non si può pensare, in tempi come questi, di ottenere maggiore sviluppo sul piano turistico ed economico senza mettere in relazione e far operare sotto un’unica gestione a livello versiliese gli enti e le strutture simboliche del nostro territorio, dal Festival Puccini alla Versiliana, da Palazzo delle Muse e Villa Paolina fino a Villa Bertelli e Palazzo Mediceo passando per il Chiostro di S. Agostino.

Questo orizzonte non rappresenta solo un’operazione istituzionale ma è denso di quei contenuti culturali caratteristici della Versilia, che ha rappresentato la culla – o forse meglio l’incubatore – dei movimenti culturali più anticonformisti e trasgressivi del ‘900 (il modernismo, la scapigliatura, i macchiaioli prima ed il futurismo poi) con la presenza di molti “cenacoli” di artisti di ogni tipo di espressione (pittura, letteratura, musica, architettura, scultura, etc).

Qui non solo sono passati i più intensi movimenti culturali anticonformisti e trasgressivi, ma hanno anche sedimentato una base culturale di massa che sta alla radice del sentire del popolo versiliese.
L’economia su scala europea e la contrazione degli spazi e dei tempi rendono inevitabile nonché opportuna una seria riflessione riguardo all’avvio di processo di ristrutturazione delle attività culturali.

In tale scenario, infatti, la competizione non si gioca più tra singoli soggetti ma tra sistemi a base territoriale, i soli in grado di generare competitività, innovazione nel mondo imprenditoriale e capacità di risposta alle esigenze turistico-culturali.

In questo senso, SinistraDem Versilia ritiene che sia indispensabile una gestione collegiale unica degli enti, degli spazi e delle manifestazioni di promozione culturale, una conduzione, non solo in chiave burocratica, che sia utile per lanciare il marchio unico del “Made in Versilia” a livello nazionale e internazionale e abbandonare, quindi, tendenze cittadine individualiste e campaniliste che per troppo tempo hanno caratterizzato, in senso negativo, gli eventi più importanti del nostro territorio.

E’ utile cominciare a concepire la Versilia come un soggetto economico unitario in grado di generare risorse e innescare meccanismi vantaggiosi, sia verso l’esterno, per attirare turisti e visitatori, sia all’interno, per rafforzare il senso di appartenenza al luogo.

Sull’equilibrio tra questi due slanci, l’area versiliese si gioca la propria identità e la capacità di essere luogo di vita e non solo mera sede di musei e aree di interesse storico-archeologico.
A tal proposito, non si può non riconoscere il grande valore che la presenza di siti d’archeologia medievale e classica, come l’area archeologica romana a Massaciuccoli, la Rocca di Corvaia, l’area dell’Acquarella a Camaiore e i numerosi insediamenti etruschi rinvenuti tra Pietrasanta e il Lago di Porta, regala al nostro territorio ma soprattutto è giunto il momento di avanzare proposte ponderate e concrete sullo sviluppo e rivalutazione di queste aree. Si rende necessaria l’istituzione di una rete archeologica locale, che possa mettere in relazione sistemica tutte le attrazioni coinvolte, creando una connettività effettiva non solo teorica tra le stesse aree e che interagisca a sua volta con il sistema infrastrutturale e le nuove forme di utilizzazione delle risorse ambientali.

Crediamo sia compito dell’Unione dei Comuni favorire il coordinamento dei vari enti culturali tramite la costituzione di una Fondazione unica che abbia come finalità la promozione della Cultura versiliese e la sua gestione a livello amministrativo, economico e finanziario, razionalizzando i costi e le spese e migliorando la struttura organizzativa degli eventi e delle manifestazioni.

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