FIRENZE. “Fra la Toscana e la Cina c’è un ponte culturale di antica data e di grande valore. Uno degli esempi più alti di questo legame è l’opera del grande Maestro Toscano Giacomo Puccini, che proprio ispirandosi alla Cina e alla sua plurimillenaria cultura scrisse un capolavoro come la Turandot.” Sono le parole di Enrico Rossi a proposito dell’evento che domani, venerdì 28 agosto, alle 21,15 vedrà la Turandot messa in scena a Torre del Lago con l’allestimento del China National Opera House di Pechino.

La “Turandot” è una delle opere liriche più popolari e rappresentate nei teatri asiatici dove vengono sperimentati e proposti in ogni stagione imponenti allestimenti. La Fondazione Festival Pucciniano ospita quest’anno una straordinaria produzione con un allestimento tradizionale e con tutti i colori e i simboli della Cina. In palcoscenico salirà una compagnia di arti sti del Teatro Nazionale di Pechino sotto la direzione del Maestro Yu Feng e la regia di Wang Huquan.

“La “Turandot” – osserva il presidente della Regione – è molto conosciuta e apprezzata in Cina perché il Maestro Puccini inserì temi cinesi, che aveva rielaborato dopo averli ascoltati in casa di un diplomatico che era vissuto a lungo in Cina, nel primo atto dell’opera e li fece cantare dal Coro delle Voci Bianche. Anche nell’opera e nella musica dunque la Toscana e la Cina hanno da molti anni – conclude Rossi – un grande legame, un ponte ideale che unisce due culture lontane e diverse per molti aspetti, ma entrambe di grande e plurimillenaria tradizione. Sono convinto – conclude Rossi – che questa “Turandot” sarà eccezionale e invito tutti, italiani e cinesi, ad andare a vederla e apprezzarla.”

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