VIAREGGIO. “I provvedimenti in merito alla Viareggio Patrimonio sono il segnale che qualcosa si sta muovendo a Viareggio: la città si è svegliata e non accetta più di sottostare a logiche che fanno dell’immobilismo la parola d’ordine”. A scriverlo sono i consiglieri di maggioranza.
“In questi anni, le Amministrazioni che si sono succedute alla guida della nostra città, hanno sempre fatto finta di niente: un comportamento da struzzi, che davanti al pericolo preferiscono mettere la testa sotto la sabbia.
Questo atteggiamento non ci appartiene. Come consiglieri di maggioranza è nostro dovere giuridico, prima ancora che politico, smettere di chiudere gli occhi di fronte all’evidenza: rimandare servirebbe solo a procrastinare uno status quo, aggravando ulteriormente una situazione già compromessa.
Da più parti si cerca di intimorire la città con minacciosi e foschi presentimenti di bancarotte e atti più o meno avventati. Invitiamo i cittadini a non cadere in quelle che altro non sono che mere provocazioni.
Non crediate che il passo che stiamo per fare non sia meditato, studiato, preparato: insomma parte di un percorso che abbiamo intrapreso con fiducia, affidandoci ai pareri di professionisti seri e competenti, condividendo ogni decisione, ponderando ogni scelta.
Sono stati giorni, e notti, di lavoro ‘matto e disperatissimo’. Insieme abbiamo fatto il punto di quello che c’è in ballo e adesso ci avviamo ad affrontare una delle più grosse problematiche che affliggono la nostra città: con tutto quanto c’è dietro, dai servizi ai posti di lavoro, che per noi, come per tutti, sono com’è logico, la priorità assoluta.
Siamo consapevoli dell’importanza di questo primo passo. Non lo facciamo a cuor leggero o da irresponsabili, come in molti tentano di far credere. Sappiamo che ci sono in ballo molte e importanti questioni, ma sappiamo anche che per cambiare c’è bisogno di prendere decisioni. Decisioni che mettano un punto, per poi cominciare a ricostruire.
Non intendiamo stare alla finestra mentre altri celebrano il funerale della nostra città. Perché sia chiaro: quelli che oggi invitano a non prendere atto di una situazione di insolvenza che dura da anni, sono gli stessi che questa insolvenza l’hanno provocata.
Loro hanno distrutto: noi ricostruiamo”.
