VIAREGGIO. “Apprendiamo con preoccupazione, dalle voci che in queste ore stanno impazzando sui social network, del presunto allontanamento di Massimiliano Bindocci dalla camera del Lavoro di Viareggio. Ci chiediamo – se dobbiamo prestar a queste voci – il perché di un atto tanto sconsiderato”. Lo scrivono in una nota Vezio Moriconi e Gerardo Santini del gruppo consiliare di Sel a Camaiore.

“Ciò implicherebbe, infatti, l’allontanamento di un sindacalista che si è distinto per attivismo ed efficacia, per presenza sul territorio e capacità di coinvolgimento della società civile nelle molte manifestazioni da lui promosse. Tutto ciò in un panorama sindacale peraltro assai asfittico, se considerato dal punto di vista confederale. Ci chiediamo, inoltre, quali ragioni potrebbero essere alla base di un tale provvedimento perché, non potendo riguardare ne l’impegno ne la buona pratica del Bindocci, il timore è che potrebbero, se confermate, riguardare motivazioni ben più basse e inconfessabili.

“È nostra intenzione esprimere piena solidarietà a Massimiliano Bindocci, ma ci auguriamo anche che tali voci siano soltanto il frutto della peggiore disinformazione”.

“La Cgil è sempre stata la mia Patria e se dovesse succedere quello che si paventa, e cioè l’allontanamento di Bindocci dalla camera del lavoro di Viareggio per ripicche di qualcuno e lui decide di occuparla, io sarò con lui e insieme a me tanti altri per respingere un abuso non solo verso il sindacalista da tutti stimato ma verso la persona”: lo scrive Isaliana Lazzerini della Federazione di Sinistra di Viareggio. “Non voglio credere a questo evento: se fosse vero vorrebbe dire che i vertici della Cgil si piegano al volere di qualcuno, invece di fare il bene dei lavoratori che in questo momento ne hanno assolutamente bisogno”.

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ultimo aggiornamento: 20-09-2015


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