VIAREGGIO. Si conferma anche per il 2014 una flessione del numero assoluto di infortuni sul lavoro rispetto al consolidato, elemento evidente per la Versilia almeno nell’ultimo quadriennio.

Anche i dati Istat 2014 su occupazione e forza lavoro in Toscana evidenziano per la provincia di Lucca una situazione più critica, rispetto alla media regionale, circa i tassi di occupazione e disoccupazione: ciò spiega almeno in parte la contrazione osservata del numero di infortuni denunciati. Sono congruenti anche le rilevazioni più recenti dell’Osservatorio del Mercato del Lavoro provinciale che mostrano come nel terzo trimestre del 2014 il numero di assunzioni effettuate da unità produttive della Versilia sia diminuito del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante il terzo trimestre dell’anno sia quello a maggiore densità di assunzioni in ragione della vocazione turistica del territorio.

Dopo alcuni anni in cui non si erano verificati casi, nel 2014 è occorso in Versilia un infortunio mortale rientrante nella tipologia definita ‘prevenibile’: la vittima è stato un agricoltore dipendente di nazionalità italiana durante attività di manutenzione dei mezzi. Altri due infortuni di tipo prevenibile molto gravi (prima prognosi riservata) sono avvenuti in edilizia e metalmeccanica.
tabella infortuni lavoro versilia 2014

Infortuni anche di grave entità per quanto attiene alla prima prognosi – almeno 20 giorni – si sono registrati in donne straniere con attività di colf o di badante presso famiglie private, occorsi con le modalità più tipiche degli incidenti domestici. Più infortuni anche di grave entità sono accaduti in settori lavorativi vari per
investimento di uomo a terra da parte di mezzo di movimentazione.

Il 20% degli infortuni prevenibili gravi nell’anno ha riguardato lavoratori autonomi, liberi professionisti e coltivatori diretti, tutte categorie di lavoratori solo marginalmente toccate dalle normative di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro.

grafico infortuni lavoro versilia 2014

I settori lavorativi con la maggiore percentuale di infortuni prevenibili per gli uomini sono l’edilizia, la lavorazione lapidea e la nautica da diporto con il proprio indotto, tutti settori oggetto di controlli e vigilanza routinaria da parte del servizio Usl di Prevenzione, Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro. Per le donne, la maggior parte degli infortuni prevenibili si concentra nel settore sanitario e dell’assistenza alla persona, dove però i casi gravi – almeno 20 giorni di prima prognosi medica – sono meno frequenti.

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ultimo aggiornamento: 24-09-2015


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