LUCCA. Risultati di rilievo quelli ottenuti dai Reparti del Comando Provinciale di Lucca, nell’ambito delle attività di prevenzione e di repressione dell’abusivismo commerciale e della contraffazione. Sono stati complessivamente eseguiti dall’inizio dell’anno in corso 60 interventi che hanno permesso di sequestrare oltre 145.000 prodotti di provenienza illegale, tra cui 138.000 costituti da capi di abbigliamento ed accessori recanti marchi contraffatti di note Case di moda e di denunciare all’Autorità Giudiziaria 57 soggetti, per lo più di origine extracomunitaria. E’ il bilancio dell’intensificazione delle attività eseguite, soprattutto nei mesi estivi, quando maggiore è l’afflusso dei vacanzieri, dalla Guardia di Finanza di Lucca, in attuazione delle indicazioni del Ministero dell’Interno che, nel solco di analoghe misure già adottate nel corso del 2014, con una recente Direttiva, si è posto, tra gli obiettivi primari, anche quello di prevenire e contrastare il fenomeno attraverso il coordinamento dell’Autorità Prefettizia e il coinvolgimento di tutte le Forze di Polizia, incluse quelle locali, e dei Piani operativi disposti dal Comando Provinciale, con l’obiettivo di effettuare dirette azioni di contrasto per arginare l’illecita commercializzazione, intervenendo anche sugli speculatori del “mercato del falso”, spregiudicati nel produrre e distribuire capi di abbigliamento imitanti le griffe più prestigiose, e sui loro patrimoni, accumulati illecitamente. In quest’ottica, la Guardia di Finanza, non solo per le sue generali funzioni di polizia economico-finanziaria, ma anche per le specifiche attribuzioni conferitele dalla Legge anche nella lotta all’abusivismo commerciale e alla contraffazione che danneggia i diritti della proprietà industriale, con conseguenze fiscali valutabili in misura del mancato gettito che ne deriva per le casse dello Stato, è in grado di infiltrarsi con azioni complete e trasversali nel tessuto produttivo e commerciale, con la priorità di ostacolare tutti gli ambiti maggiormente esposti alle minacce dell’illegalità. L’azione coordinata di tali iniziative operative ha prodotto risultati importanti che sono stati ottenuti in particolare sul territorio della Versilia, dove sono stati eseguiti mirati servizi nelle località balneari, mete di un considerevole afflusso di cittadini extracomunitari dediti alla commercializzazione di prodotti contraffatti, passando al setaccio gli arenili maggiormente frequentati dai turisti, ma anche bar, locali notturni della movida e mercati rionali. In particolare, l’iniziativa operativa più evidente, conclusa nella scorsa primavera, è stata quella denominata “Glamour”, con cui il Gruppo di Viareggio attraverso una approfondita attività investigativa, svolta tra la Toscana e la Campania, ha disarticolato i livelli superiori della filiera produttrice e distributrice del falso, consentendo di individuare cinque aziende di Napoli, a vario titolo coinvolte nell’illecita produzione e distribuzione, e di sequestrare 140.000 articoli contraffatti che riproducevano i marchi di note Case di moda, tra cui “E. Marinella”, “Versace”, “Armani”, “Corneliani” e “Gucci”. Al termine degli approfondimenti investigativi, è stato proposto alla competente Autorità Giudiziaria, il sequestro preventivo dei beni mobili, immobili e delle disponibilità finanziarie rientranti nella disponibilità degli indagati, per l’importo 1,5 milioni di euro. Ai complessivi risultati già ottenuti nell’anno in corso, va aggiunta una recente operazione svolta dai militari del Gruppo di Viareggio che nel territorio della Versilia hanno sequestrato 2.000 prodotti illegali, costituiti da articoli di pelletteria contraffatti che riproducevano i loghi delle principali aziende della moda, tra cui “Moschino”, “Armani”, “Dolce & Gabbana”, “Louis Vuitton”, “Fendi”, “Prada”, “Chanel”, “Ferrari”, “Burberry’s” e “Hermes” e da merce potenzialmente pericolosa per la salute, come occhiali, foulard e cover per iphone, e denunciato a piede libero 12 stranieri extracomunitari. In servizio di controllo del territorio, i militari del Reparto di Viareggio, confondendosi tra i turisti, hanno ricostruito il percorso dei venditori di merce contraffatta, intercettando alcuni stranieri di origine extracomunitaria che trasportavano prodotti griffati falsi destinati alla vendita ai turisti della Versilia. Le indagini hanno consentito di individuare alcune abitazioni nel territorio di Camaiore che venivano utilizzate come veri e propri depositi di stoccaggio dei prodotti contraffatti da immettere sul mercato illegale. Sono state quindi effettuate varie perquisizioni, nell’ambito delle quali sono stati sequestrati gli articoli “Moschino”, “Armani”, “Dolce & Gabbana”, “Louis Vuitton”, “Fendi”, “Prada”, “Chanel”, “Ferrari”, “Burberry’s” e “Hermes” contraffatti che erano stipati in decine di contenitori e conservati all’interno di due abitazioni nel comune di Camaiore, località Lido, e nel comu

 

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