VERSILIA. Duemila firme già raccolte ed ancora un mese di tempo per proseguire con la petizione per richiedere l’aumento delle ‘pensioni basse’, promossa dall’Anp-Cia, l’associazione pensionati della confederazione italiana agricoltori.

La petizione popolare chiede di recuperare il potere d’acquisto delle pensioni basse, che negli ultimi anni hanno perduto oltre il 30% del loro valore.

Si tratta di una piattaforma di rivendicazioni che riguarda tutti i pensionati e gli anziani, in particolare quelli che risiedono nelle aree rurali e montane, che più di altri soffrono di carenza di servizi sociali e civili.

Proprio su quest’ultimo punto insiste l’associazione pensionati della Cia affinché si possa contare su una sanità pubblica organizzata sul territorio con servizi adeguati nelle aree rurali e montane e una politica strategica per la non autosufficienza e per il sostegno economico e organizzativo alle persone e alle famiglie:

“E’ una questione di giustizia sociale – sottolineano i responsabili di Anp-Cia – la situazione diventa socialmente insostenibile, una vera e propria emergenza sociale da affrontare, con oltre 250.000 persone nella nostra Regione che percepiscono meno di mille euro di pensione, e di queste 9.000 sono pensioni minime, cioè 500 euro”.

Tanti cittadini, lavoratori, giovani, rappresentanti di istituzioni, hanno già aderito e a livello toscano è già stata superata la soglia delle dieci mila firme. La petizione si può firmare in Versilia nella sede centrale del patronato INAC in via Montecavallo 1 e in tutti gli uffici INAC dislocati nei sette comuni fino al 31 ottobre.

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