PIETRASANTA. Nicola Conti, consigliere del Pd di Pietrasanta, sottopone all’amministrazione questa interrogazione riguardo ad Esu:

“In qualità di consigliere comunale, facente parte del Gruppo Consiliare del Partito Democratico, con la presente sono a presentare la seguente interrogazione per conoscere lo stato dell’arte circa la dislocazione in altra sede dell’impianto di valorizzazione delle frazioni differenziate ERSU, sito in via dello Statuario, località Il Portone, in Pietrasanta.

Nello specifico, premesso che:
L’impianto nella sua versione e potenzialità in termini di recupero di rifiuti originaria è stato attivato nel mese di maggio 2009, dopo un primo iter autorizzativo ottemperato nei mesi precedenti;
In data 18 marzo 2009 è stato stipulato un atto privato di locazione dell’area necessaria allo svolgimento dell’attività di recupero dei rifiuti tra la proprietà dell’area ed Ersu rappresentata dal Presidente del Consiglio di Amministrazione Marco Luigi Marchi, per un importo annuo di € 96.000,00 per un arco temporale di sei anni (dal 01/04/2009 al 01/04/2015), tacitamente rinnovabile di sei anni in sei anni;

L’impianto in oggetto è sviluppato in un capannone di 1.000 mq ed una superficie scoperta di movimentazione e stoccaggio rifiuti di circa 3.000 mq;

Nel corso dell’agosto 2010 è stata presentata alla Provincia di Lucca formale richiesta di aumento di potenzialità di recupero rifiuti, seguendo dapprima l’iter di verifica di assoggettabilità alla VIA, seguita dalla richiesta di autorizzazione unica ai sensi dell’art. 208 del D.Lgs. 152/2006 (la cosiddetta procedura ordinaria);

Il progettista responsabile del suddetto iter è stato l’ing. Walter Bresciani Gatti, Direttore Generale di Ersu, con la collaborazione tecnica del geom. Fabio Alinari;

L’impianto è attualmente autorizzato in procedura ordinaria dalla Provincia di Lucca con Determina n. 6059 del 19/12/2012, valida fino al 10/06/2019, per trattare circa 25.000 ton/anno di rifiuti (carta, cartone, tetrapack, multimateriale leggero, plastica,vetro, alluminio e banda stagnata);

Inoltre, visto che:
L’impianto è ubicato all’interno della vasta area industriale de Il Portone, nel punto in assoluto più vicino alle abitazioni, peraltro presenti molto prima dello sviluppo dell’area industriale stessa e separate da questa da una strada larga circa 5 metri;

Un impianto di gestione rifiuti (che sia recupero, cernita o smaltimento) provoca, anche se caratterizzato da investimenti tecnologici di mitigazione all’avanguardia, un indiscusso effetto negativo in termini di impatto ambientale e sociale, primi fra tutti cattivi odori, rumore, polveri, aspetti estetici non gradevoli, ecc;

Ho potuto appurare di persona o tramite intervista che a causa del suddetto impianto nei pressi delle abitazioni immediatamente a valle si registra la presenza di topi e mosche; un rumore continuo per i macchinari in funzione o a causa del “ragno” azionato manualmente da operatore accompagna i residente delle abitazioni vicine per tutta la giornata lavorativa; in caso di vento considerevole, parte dei rifiuti stoccati (in particolare plastiche leggere) “volano” anche all’interno delle proprietà vicine; quando l’impianto di abbattimento delle polveri è in funzione, il ventilatore di aspirazione presente alla base dell’impianto stesso comporta la presenza di un rumore continuo estenuante;

Per quanto sopra detto, è chiaro che nei pressi dell’impianto ed in particolar modo per le abitazioni poste immediatamente a valle (lato sud) le condizioni igienico-sanitarie siano influenzate. Inoltre la presenza dell’impianto provoca in maniera indiscutibile effetti negativi anche da un punto di vista estetico-percettivo, con disagi emotivi conseguenti al crearsi di condizioni rifiutate dalla sensibilità comune. Non meno importante anche la perdita di valore economico di aree ed abitazioni già presenti da tempo a causa della vicinanza di un impianto dagli impatti ambientali così evidenti.
Da un primo studio del progetto dell’impianto sono emersi problemi, come per esempio il posizionamento dell’impianto di trattamento delle polveri in aspirazione dell’area impiantistica del capannone lato abitazioni (le uniche dell’area circostante) oppure la non previsione di un impianto di abbattimento odori (magari a valle dell’attuale impianto di abbattimento polveri);

Generalmente aziende del settore che presentano un fatturato medio intorno ai 20.000.000 €/anno come quello di Ersu puntano sin da subito all’acquisto dei fabbricati anziché alla locazione, in modo da appesantire meno il bilancio aziendale (infatti in caso di acquisto la quota di ammortamento annua del capannone sarebbe stata assai minore della quota di affitto che si configura semplicemente come costo puro);

Ersu stessa, consapevole della situazione e dopo aver effettuato alcuni interventi di mitigazione, sta vagliando già a partire dallo scorso anno, la possibilità di acquisto di un capannone per la dislocazione dell’impianto in oggetto;

Pertanto, dato che il Comune di Pietrasanta oltre ad ospitare l’impianto comprensoriale di via dello Statuario è anche principale azionista di ERSU SPA, con la presente interrogazione sono a chiedere:
1) Lo stato dell’arte circa la dislocazione in altra sede dell’impianto di valorizzazione delle frazioni differenziate ERSU, sito in via dello Statuario in Pietrasanta. In particolare chiedo di sapere se l’ Amministrazione Comunale, come socio di maggioranza relativa in ERSU, abbia valutato la necessità del trasferimento dell’impianto ed abbia dato indicazioni all’azienda riguardo alla nuova ubicazione;
2) Se l’Amministrazione Comunale abbia valutato come coordinare il percorso della nuova dislocazione dell’impianto con il percorso in atto di trasferimento dei servizi di raccolta e valorizzazione dei rifiuti alla già costituita azienda unica di ambito, ed in particolare come l’Amministrazione Comunale, assieme agli altri Comuni soci, intenda valorizzare come impianti di bacino gli attuali impianti gestiti da ERSU.

Appare evidente la necessità di un impegno concreto e comune per risolvere una problematica non più rimandabile.
Nella speranza di contribuire allo sviluppo della nostra società e al benessere dei miei concittadini, fiducioso di un gentile riscontro, porgo cordiali saluti.”

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