VIAREGGIO. “Se quello della prescrizione, per fatti sostanzialmente assorbiti da altri ben più gravi reati, dovesse diventare il vero problema, in realtà uno dei tanti falsi problemi che hanno costellato questa vicenda, personalmente non avrei alcun dubbio a consigliare di rinunciarvi, per spazzare via ogni ulteriore strumentalizzazione”. Lo ha detto l’avvocato Armando D’Apote, difensore dell’ex ad di Fs Mauro Moretti al processo per la strage di Viareggio, che nel 2009 provocò 32 vittime.

I reati a rischio prescrizione sono l’incendio doloso plurimo e le lesioni colpose. Fra gli altri reati contesti ci sono l’omicidio colposo e il disastro ferroviario. “La difesa non ha mai compiuto un solo atto dilatorio”, ha aggiunto D’Apote.

“La vera causa della lunghezza abnorme di questo processo – ha concluso – è stata la dilatazione smisurata di una indagine preliminare in cui la procura ha rifiutato il confronto tecnico immediato e ha fatto passare un anno e mezzo per chiedere l’incidente probatorio, salvo poi ribaltare il tavolo come il giocatore che perde, quando l’incidente probatorio le è andato storto”.

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ultimo aggiornamento: 08-10-2015


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