VIAREGGIO Massimo Landi e Riccardo Carloni, i legali di Nicola Guidotti, il 59enne di Viareggio che ha ucciso il fratello Mario con quattro colpi di pistola il 20 giugno scorso di fronte al loro ristorante “Mezzomarinaio” in Darsena a Viareggio e che ora si trova in carcere a Lucca, hanno reso noto l’esito della perizia sul loro assistito.

“La consulenza psichiatrica stilata su Nicola Guidotti dal professor Mauro Mauri, consulente del pubblico ministero Antonio Mariotti, riconosce il grave quadro patologico ed emotivo in cui si è svolto il gravissimo evento di reato”.

Scrive Mauri: “…Il gesto omicida, occorso in un quadro emotivamente scompensato, sembra la risultante di un logorio durato anni e che è divenuto un’esasperazione, tanto da non permettere al periziando di vedere un’altra via d’uscita in quei momenti…”. Inoltre, ritiene il professor Mauri che “…al momento dei fatti, il periziando fosse affetto da una condizione di infermità mentale, tuttavia non tale da ridurre grandemente o da escludere la capacità di intendere e di volere…”.

“Insomma, conclusioni molto importanti anche a favore dell’indagato, per inquadrare bene la gravissima vicenda di cui è processo. Peraltro, il professor Mauri afferma che ‘…sulla base del racconto…sembra da escludere la premeditazione…’.” I consulenti della difesa Alberto Petracca e Roberto Branconi convengono con quanto affermato dal professor Mauri, ritenendo però che, al momento del fatto, essendo il Guidotti “affetto da una condizione di infermità mentale…”, potesse trovarsi ad agire in uno stato in cui la capacità d’intendere e di volere fosse almeno grandemente scemata.

Alla luce del deposito delle consulenze, è probabile che il processo si avvii a prossima trattazione.

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