STAZZEMA. Le classi 3a e 3b della Scuola Secondaria di Primo Livello di Pontestazzemese hanno partecipato questa mattina a Firenze, presso il teatro Verdi, alla conferenza conclusiva del progetto della Fondazione Caponnetto, Sentinelle della Legalità.
All’incontro erano presenti 75 scuole della Toscana e non solo. I ragazzi di Stazzema hanno illustrato il progetto da loro realizzato dal titolo “Noi Sentinelle del Territorio” Progetto finalizzato a mettere in risalto le fragilità del territorio di Stazzema a causa del dissesto idrogeologico dell’incuria e dell’abbandono, ma anche a proporre idee per fare fronte a questo grave problema che continua a mettere a rischio la sicurezza di chi abita la montagna.
Il progetto è stato seguito dalle professoresse Chiara Pellegrini e Paola Santuzzi che insieme all’assessore alla Pubblica istruzione Marco Viviani e alla dirigente scolastica Aurora Trasatti hanno accompagnato i ragazzi a Firenze. All’incontro erano presenti la vicesindaco del Comune di Firenze, Cristina Giachi, alcuni deputati e consiglieri regionali.
Il progetto degli studenti dell’Istituto Comprensivo “Martiri di Sant’Anna di Stazzema” ha individuato nel dissesto idrogeologico un problema urgente sul quale intervenire ed in questi mesi sono state analizzate le cause del dissesto, eseguita una mappatura dei siti di frana, studiate le varie tipologie di frana, approfondito l’evento drammatico dell’alluvione del 19 giugno 1996 con videointerviste alla popolazione, analizzate le principali leggi italiane in materia di tutela ambientale, si è poi messo a fuoco il ruolo di alcune attività economiche (aziende agricole, agriturismi, alpeggi, rifugi) come freno all’abbandono della montagna e da tutto questo è stata elaborata una proposta che nell’incontro pubblico.
“Il progetto”, commenta l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Stazzema Marco Viviani, presente alla manifestazione “è stata un’occasione per i nostri ragazzi di lavorare sulle urgenze del territorio dove vivono e di poterlo conoscere sempre meglio.
E’ necessario avvicinare sempre di più l’attività della scuola al territorio e proprio per questo ci piace molto il titolo che è stato dato al progetto che testimonia come sin da ragazzi è possibile sviluppare una coscienza ambientale che non è distinta da quella della legalità, perché si tratta di creare cittadini consapevoli che hanno a cuore il proprio territorio ed il proprio futuro”.