VIAREGGIO. La felicità per un allenatore è vedere le cosiddette “seconde linee” giocare come se quella fosse l’ultima cosa in loro potere. Per questo l’umore di Alessandro Pierini è simile alle condizioni meteo che hanno fatto da corredo alla partita incolore del Viareggio a Massa. I (pochi) presenti potrebbero dissentire, affermando che ad un certo punto pioggia e nuvoloni hanno lasciato il posto ad un cielo più sereno con a corredo un affascinante arcobaleno. Traduzione in termini calcistici: la coppa fa storia a sé e domenica a Gualdo si presenterà l’occasione ghiotta di risalire ancora in campionato. Domani andrà meglio, insomma.

“Qualcuno mi ha reso contento, qualcun altro mi ha deluso”. Così Pierini introduce la sua analisi. Non fa nomi, né in un senso né nell’altro, all’inizio. Poi la ritrosia viene messa da parte. Il tecnico elenca “Bartolini, Chimenti, Corncchia, Fiale e Morbidelli”, tra quelli che l’hanno convinto di più. Scoprire chi invece gli è piaciuto meno, o non gli è piaciuto affatto non è compito particolarmente impegnativo.

Tolto Rubino, perseguitato dalla sfortuna (si è fatto nuovamente male, ha dovuto abbandonare il campo dopo appena cinque minuti) e tolti pure gli juniores che il primo turno di coppa lo hanno sfruttato per ingrandire il bagaglio delle loro esperienze, non ne restano molti altri. Gorelli? “Era partito bene, poi si è innervosito, da lui mi aspetto molto di più”. Bruzzi? “Deve essere più pratico e meno lezioso”. Su Biggeri il tecnico scuote braccia e testa, spiegando un po’ a denti stretti che non è semplice per un portiere farsi trovare pronto quando le occasioni a disposizione sono pochissime.

“Queste partite servono ai giocatori per dimostrare che potevo essermi sbagliato ad averli impiegati poco e a me per capire se qualcuno di loro può essere protagonista anche in campionato. Abbiamo perso, ma non facciamo drammi per l’eliminazione”. Una sorta di didattica reciproca applicata al campo. I risultati sono stati tutt’altro che confortanti. E a rendere un pomeriggio di fine ottobre ancor più nero, arriva la notizia dell’allungamento dei tempi di recupero di Rosati. Se qualcosa può andare storto, lo farà. Murphy docet.

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ultimo aggiornamento: 28-10-2015


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