PIETRASANTA, “Dalla vicenda dell’inquinamento del Baccatoio e di tutto il suo conoide, l’amministrazione ne sta uscendo veramente male”. A parlare è Nicola Conti, consigliere comunale del Pd.

“Infatti, come abbiamo già sottolineato tempo fa, grazie ai tecnici del Dipartimento di Scienza della Terra di Pisa che hanno portato avanti uno studio commissionato dall’amministrazione Lombardi, e grazie anche alla stampa che ha dato risalto alla notizia, la cittadinanza tutta è venuta a conoscenza del reale inquinamento esteso delle acque del Baccatoio ma anche e soprattutto degli ortaggi degli orti comuni. L’assessore all’ambiente Tartarini si è difeso richiamando lo strategico ruolo di Dropbox, una cartella virtuale online che solo pochi possono raggiungere, in nome di una strana trasparenza di informazioni. Salvo poi un clamoroso marcia indietro che vede cancellare Dropbox per pubblicare, finalmente, sul sito internet tutti i documenti necessari per una maggiore e vera trasparenza alla portata di tutti.

“Ma questo non basta: sono pienamente d’accordo con Comitato di Valdicastello che richiede a gran voce un’assemblea pubblica per aggiornare e comunicare in maniera chiara alla cittadinanza lo stato dell’arte e il livello di rischio effettivo.

“Non passano però inosservate le date dei principali eventi: in data 30 luglio i tecnici di Pisa terminano e protocollano la loro relazione, mentre il 16 novembre il vicesindaco proclama di allargare il divieto di attingere acqua dal Baccatoio su tutta la sua estensione, compreso raccogliere vegetali dall’alveo e sponde del corso d’acqua, il tutto alla luce della notizia di contaminazione da metalli pesanti dei terreni limitrofi al torrente. Oltre cento giorni per pensarci bene! Ma poi perché un’ordinanza del vicesindaco? Dov’è Mallegni?

“Infine un incoraggiamento all’amministrazione: è necessario che si attivi fin da subito al difficile reperimento di fondi per iniziare la bonifica ambientale dell’intero conoide del Baccatoio, partendo dalla sorgente di Mulini di Sant’Anna fino alle aree a valle di Falascaia, mentre in parallelo dovrà terminare la messa in sicurezza della miniera ex-Edem (dal Pollone, a Rezzaio, alle aree a valle di Regnalla, località tutte di Valdicastello). La bonifica non può più aspettare, ne va della nostra salute”.

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ultimo aggiornamento: 17-11-2015


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