FIRENZE. Nuovo Pignone rappresenta l’8% del valore aggiunto dell’industri manifatturiera regionale e con i suoi 4,2 miliardi di fatturato incide sul Prodotto interno lordo toscano per l’1,5%. Sono questi alcuni inediti dati che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, presenterà nel corso di “La Toscana che innova” l’incontro tra General Electric oil& gas (che possiede interamente Nuovo Pignone) e oltre 270 imprese piccole medie e grandi che si terrà martedì 1 dicembre a partire dalle 9 al Palazzo degli affari di piazza Adua a Firenze.

I dati sono i primi che emergono da uno studio che la Regione Toscana ha commissionato all’Irpet e che è in corso di completamento. Le cifre prese in esame sono le ultime certificate Istat e si riferiscono al 2012. Se ne ricava che il valore aggiunto di Nuovo Pignone sull’economia fiorentina (esclusa la Pubblica amministrazione) è pari al 6% e al 4% su quella apuana.

Si tratta di risultati conseguiti impiegando l’1,7% degli addetti al manifatturiero in Toscana e l’1,2% degli addetti fiorentini. Insomma grazie alle tecnologie utilizzate e alle capacità produttive, l’azienda riesce ad avere un’incidenza elevata sull’economia regionale. Il dato percentuale più eclatante riguarda la branca dei macchinari: qui Nuovo Pignone, con il 20% degli addetti totali produce il 50% del valore aggiunto regionale.

“E’ la conferma – commenta il presidente Rossi – che General electric è forse l’azienda più importante nel panorama regionale e trovo significativo che continui a radicarsi nel nostro territorio non rinchiudendosi in se stessa ma ricercando invece un rapporto con le piccole, medie e grandi imprese toscane”.

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