LUCCA. “Con lo stato di dissesto di banca Etruria decretato dalla banca d’Italia (insieme ad altre tre banche), l’organo di vigilanza ha decretato la trasformazione delle obbligazioni subordinate (emesse principalmente dal 2011 in poi) in capitale azzerandone il valore e l’esigibilità”.

Lo scrive la Federazione Provinciale di Lucca della Confconsumatori.
“In buona sostanza lo sportello Confconsumatori è stato informato da diversi obbligazionisti della sconcertante scoperta, ovvero anziché aver comprato un titolo remunerativo, hanno visto così perdere tutto il loro investimento, causa il dissesto della banca.
Occorre però valutare caso per caso la modalità di vendita fatta dalla banca.
Infatti si tratta in soldoni di strumenti finanziari complessi che non avrebbero dovuto essere venduti a privati e piccoli risparmiatori ma destinati a tipologie di investitori particolarmente qualificati.
Oltre tutto il “piazzamento” di tale titolo andava preceduto da una specifica informativa sull’elevato rischio dell’investimento ovvero sul rischio di poter perdere sia la remunerazione sia il capitale investito.
Dunque la cessione a piccoli risparmiatori, famiglie incluse, di questi titoli può essere avvenuta con violazione degli obblighi informativi e valutativi (della compatibilità dell’investimento con profilo di rischio) previsti dal T.U. di intermediazione finanziaria e direttiva MIFID.
Gli obbligazionisti in possesso dei titoli: IT0004657786, IT0004539786, IT0004350515, IT0005031395; potranno rivolgersi alla nostra sede di Viareggio, mail: [email protected] , per una valutazione della loro situazione e lo studio di possibili azioni.
Si consiglia dunque gli interessati di fissare uno specifico appuntamento inviando una mail.
Ovviamente la Confconsumatori interverrà nei confronti della Banca d’Italia e Ministero dell’Economia per sostenere le ragioni dei piccoli risparmiatori”.

 

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