VIAREGGIO. “Abbiamo più volte ribadito che la collocazione attuale dei libri e dei giornali tolti dal magazzino della biblioteca, è provvisoria”: così il vicesindaco Rossella Martina si esprime dopo il sopralluogo effettuato dalla commissione Cultura nei locali della ex circoscrizione Darsena e Tabarracci.

“Lo sono forse meno i consiglieri che mi hanno accompagnato nel sopralluogo: c’è da chiedersi dove fossero queste persone, così attente oggi al patrimonio culturale della città, mentre Viareggio veniva defraudata.

“Il Comune è in dissesto: lo ricordo perché sembra non essere chiaro. E nonostante questo stiamo facendo i salti mortali per sistemare il patrimonio culturale che altri, prima di noi, hanno disgregato. Come si ricorderà i Vigili del Fuoco a metà settembre hanno intimato all’amministrazione di svuotare il magazzino della biblioteca che conteneva migliaia di libri e le collezioni dei giornali ed era stato riempito senza uno straccio di sistema antincendio.

Rossella Martina“Abbiamo svuotato il magazzino e portato provvisoriamente i libri e i giornali in locali dove potessero essere conservati in attesa di ripristinare il magazzino. Come più volte ho già spiegato, la maggior parte dei libri sono collocati su pancali all’ex circoscrizione e al Tabarracci, mentre i volumi più preziosi sono sistemati negli scaffali di Villa Paolina.

“Storia a parte per le collezioni di giornali che da anni non potevano essere consultate perché ammassate malamente all’interno del magazzino preda di umidità e parassiti tanto che molti sono deteriorati e dovremo tentare di restaurarli per quanto sarà possibile. Anche i giornali collezionati ora si trovano al sicuro a Villa Paolina.

“Stiamo lavorando, lo ribadisco, per cercare le risorse per installare il sistema antincendio e riportare il prezioso carico nel magazzino.

“Un altro problema risolto è la questione del deposito di paleoantropologia e paleopatologia: oltre 2mila cassette di ossa fossili conservate nel sottotetto del palazzo delle Muse. I reperti si trovavano li’ per una convenzione firmata con l’Unipi nel 1983: convenzione che era stata più volte annullata (la prima volta nel 2004, la seconda nel 2007), ma alla disdetta non era mai seguita l’azione di sgombero. Adesso i fossili verranno spostati all’Università di Siena: del trasloco si stanno occupando in questi giorni, i tecnici e gli studiosi dell’Ateneo pisano.

“Siamo attivi su tutti i fronti: stiano tranquilli i consiglieri che oggi mi hanno accompagnato nel sopralluogo. Se fossero stati così solleciti anche in passato, adesso forse, non ci troveremmo in questa situazione”.

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ultimo aggiornamento: 17-12-2015


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