SERAVEZZA. Un nuovo testo di Stefano Massini, prodotto da Arca Azzurra Teatro e Ottavia Piccolo, viene proposto in prima regionale domenica 10 gennaio 2016 alle 21,15 alle Scuderie Granducali di Seravezza (Lucca). “Enigma”, la cui chiave di lettura sta proprio nel suo sottotitolo niente significa mai una cosa sola, sarà interpretato da Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi che ne cura anche la regia. Una vicenda personale e collettiva che si svolge sullo sfondo della caduta del muro di Berlino vent’anni dopo. All’interno del cartellone Dentro le storie.

(Foto L. De Frenza)
(Foto L. De Frenza)

Lo spettacolo va in scena al termine di una lunga residenza teatrale al Teatro Civico di Schio (Vicenza) dove ha debuttato all’inizio di novembre. “Ci sono più motivi che mi hanno reso felice di aver allestito questo nuovo spettacolo – dichiara Ottavia Piccolo – Uno di questi è che avendo già sperimentato delle letture del testo di Massini, che non era stato possibile mettere compiutamente in scena, è per me adesso una gioia poterlo presentare al pubblico. E infine, tornare a lavorare con Silvano Piccardi è un grande piacere. E’ la quinta produzione che condividiamo assieme e della quale firma la regia”.

“Una certezza – spiega Silvano Piccardi nelle note di regia – il testo ce la fornisce: ci troviamo a Berlino circa vent’anni dopo quel fatidico 9 novembre 1989, in cui il Governo della Repubblica Democratica Tedesca (Germania est), decretò la soppressione del divieto, per i suoi cittadini, di passare liberamente dall’altra parte del “muro” che fino ad allora aveva diviso in due la città, il paese e il mondo intero”.

Ed ecco che, caduto il muro, vite, esperienze, certezze, lutti e speranze, si frantumano, si incontrano, si mischiano… È a un segmento di tutto ciò che siamo chiamati ad assistere.

Enigma nella foto S. Piccardi e O. Piccolo (foto L. De Frenza) 15“Un’altra certezza – aggiunge Piccardi – sta nel luogo in cui si svolge l’azione scenica: “un grande spazio unico comprensivo di cucina, letto, divano, tavolo e quant’altro può definire un posto “casa”. E in cui “cumuli di riviste e libri si ammassano un po’ dappertutto nell’incuria generale”.

Qui – si legge nelle note di regia – hanno fine le certezze. Non perché quanto accade tra i due personaggi (Hilder, il padrone di casa e Ingrid, la donna cui presta soccorso) abbia in sé alcunché di apparentemente bizzarro o funambolico, ma perché ogni elemento reale, ogni dato di conoscenza, che da un quadro a quello successivo si concretizza in scena, si rivela poi “altro” da ciò che pareva essere.

Decifrare di volta in volta il senso della vicenda, sia personale che collettiva, che lega i due personaggi, che svela i loro caratteri e la natura complessa della loro relazione, è il compito a cui l’autore chiama i personaggi stessi ma, attraverso la suspense del gioco teatrale, anche e soprattutto il pubblico.

Purché sia chiaro, che la posta in gioco non è solo la possibilità/capacità di sbrogliare i tanti piccoli enigmi delle due vite che si intrecciano, si scontrano e si confrontano sul palcoscenico, ma quello di penetrare il più grande degli enigmi: quello della Storia stessa.

Scene Pierluigi Piantanida, luci Marco Messeri e musiche originali Mario Arcari. Con il contributo di: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

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ultimo aggiornamento: 08-01-2016


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