VIAREGGIO. Gli operai stagionali del Carnevale di cui la Fondazione Carnevale ha deciso di privarsi tornano di nuovo all’attacco, indicando cifre diverse da quelle che il commissario Stefano Pozzoli aveva stilato nei giorni scorsi in merito al loro costo: “Vorremmo subito sgombrare ogni dubbio sulle cifre che Pozzoli mette in giro riguardo al nostro costo negli anni, altrimenti sembra veramente che i nostri compensi siano milionari come quelli di chi gestisce la manifestazione: noi, 8 operai, costiamo un totale di circa 75.000€ comprensivi di oneri contributivi e di un sovraccosto di spesa perché ci gestisce un’agenzia interinale, per un compenso in busta paga di circa 5.000€ in tre mesi con moltissime ore di straordinario, ferie non godute e liquidazione secondo CNL.

Se poi ai nostri stipendi Pozzoli aggiunge tutta una serie di voci di spese che vanno dal noleggio di mezzi al consumo di carburante all’utilizzo di materiale in affitto, questo a noi non interessa, anzi rafforza le nostre tesi che sostengono che chi ha male amministrato ne paghi le conseguenze: perché chi gestisce le spese ha preferito comprare mezzi obsoleti, magari da amici o parenti, senza mai prendere in considerazione l’ipotesi di dotare il carnevale di mezzi propri e funzionali da poterne ammortizzare i costi nel tempo. Si preferiva accontentare la ditta di turno esternalizzando quei servizi.

Riguardo le considerazioni del commissario sulla trattativa con il sindacato sono quasi tutte vere ed avremmo volentieri accettato un confronto con la ditta disposta ad assumerci andando ad un incontro con loro se solo qualcuno ci avesse dato un appuntamento con data ed ora e non un approccio ipotetico che già altre volte si era dimostrato vano. Né sindacato né fondazione né ditta esterna ci hanno dato un appuntamento preciso.

Inoltre stamani mattina abbiamo notato un gran movimento di una ventina di operai intenti a lavorare intorno alle tribune (noi lo facevamo in otto più il magazziniere) e non è soltanto personale della ditta Allextire di Campi Bisenzio, ma sono tutti della ditta Rossante di Verona che probabilmente ha avuto un subappalto in quanto gli operai della ditta Allextire sono solo tre (come risulta dalla visura camerale) più tre soci lavoratori, numericamente non in grado di svolgere tutte le mansioni richieste dal computo metrico del bando a licitazione privata che Pozzoli dice essere regolare.

Qualche riflessione su questo ci sorge spontanea: intanto che il nostro lavoro non era cosa da poco come Pozzoli intende far credere, poi su quelle che erano le reali intenzioni della ditta Allextire di assumerci.

Il bando di gara recita testualmente che: “nel formulare l’offerta occorre precisare eventuali subappalti che si intende poi eseguire”. Quindi le soluzioni sono due: o al momento dell’assegnazione dei lavori alla ditta Allextire, l’utilizzo del subappalto era già stabilito come da richiesta, per cui mentono sulla possibilità di assumere noi…o veramente volevano utilizzare noi ed allora abbiamo dubbi sulla legalità del subappalto (dato che avrebbe dovuto essere specificato prima). A Pozzoli spiegarcelo”.

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ultimo aggiornamento: 14-01-2016


“Sugli operai del Carnevale c’era stata una trattativa, ma…”

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