VIAREGGIO. “Grazie al Comune di Viareggio, che non si è adoperato nei tempi previsti dall’Inps, ho perso il diritto ad avere il cosiddetto ‘bonus infanzia’, previsto per l’anno 2015, per la mia bambina nata a dicembre 2014 e che corrispondeva nel mio caso a ben sei mesi di retta pagata del nido a cui è iscritta mia figlia”. Così ci scrive Sara Pezzini, una giovane mamma viareggina della cui storia avevamo già parlato lo scorso ottobre.

Sara aveva mandato un’email al vicesindaco Rossella Martina e a due dipendenti comunali chiedendo se il Comune avrebbe riattivato il servizio senza però ricevere risposta fino al 12 ottobre, quando dal municipio le giunge questa comunicazione: “Gentile Signora Pezzini, il procedimento per l’assegnazione dei buoni Inps relativi all’anno educativo 2013-14 non si è potuto terminare nei tempi in quanto una delle tre utenti beneficiarie non ha sottoscritto la dichiarazione richiesta dall’Istituto. Ciò ha causato a nostra volta l’impossibilità di inviare quanto richiesto per la conclusione del processo e l’assegnazione dei benefici agli utenti.

“Dopo un incontro con il direttore dell’Inps, che tempestivamente ha contattato la sede di Lucca, abbiamo concordato di rimettere la documentazione in nostro possesso, anche se non completa, per dar modo di concludere ugualmente l’iter amministrativo.

“Siamo, dunque in attesa della liquidazione delle fatture emesse dal nostro ente. Sarà nostra cura comunicare alla potenziale utenza le modalità e i tempi di accesso agli eventuali contributi per l’anno educativo in corso”.

La giovane madre, agli inizi di dicembre, contatta nuovamente gli uffici comunali: “Potrò beneficiare del bonus infanzia per l’anno in corso per la mia bambina oppure no? Verrà riattivato il contributo?”, domanda. La “risposta” arriva dopo più di un mese. E non è quella che Sara sperava.

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