Chiude la tre giorni di ‘Che L’inse?’ con oltre 500 partecipanti

VIAREGGIO. “La grande partecipazione registrata in questi tre giorni è stata la testimonianza che la politica fatta tra le persone premia, con questo evento Salemi lavora per far vincere in centrodestra” con queste parole il Sen. Altero Matteoli ha chiuso “Che l’Inse? Sussulto d’orgoglio”, la tre giorni organizzata dal 26enne Rodolfo Salemi, capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale a Viareggio.

“Alcuni dirigenti locali dovrebbero solo ringraziare Salemi per quello che ha fatto riunendo il centrodestra, riportando la politica a parlare di temi concreti sul territorio, riempiendo per tre giorni infrasettimanali consecutivi una sala spostando in tre giorni cinquecento persone in un momento in cui l’antipolitica dilaga. La politica – conclude il Sen. Matteoli – non può essere fatta nelle stanze di partito ma si deve tornare tra la gente e Salemi l’ha capito ed ha avuto il coraggio di farlo anche se qualcuno non era d’accordo. Ma sapete perché non erano d’accordo? Perché a quelle persone non interessa che il centrodestra torni a vincere, interessa solo che vincano loro, che vengano eletti, mentre Salemi rischia perché è un giovane che non si accontenta e non si fa condizionare, rischia perché vuol vincere ed incoraggiarlo ad andare avanti è un dovere e sapete una cosa, alla lunga, vince chi fa come lui”.

Dello stesso avviso il Vice Presidente del Senato Maurizio Gasparri “Bisogna rafforzare Forza Italia per farla tornare il partito forte del centrodestra. Salemi ha organizzato un evento magnifico, senza dialogo tra i cittadini non si possono aggregare consensi. Serve una politica inclusiva” e poi alcune battute sulla politica nazionale “per poter fare giustizia sociale servono risorse, non basta basarsi sull’assistenzialismo. La giustizia sociale la crei dando lavoro” e ancora “Renzi ha trasformato la Marina Militare nel taxi per gli scafisti. Renzi è sveglio ma meno bravo di quanto faccia credere”.

Presente anche l’europarlamentare Ppe-Forza Italia On. Stefano Maullu che ha incontrato i rappresentanti dei balneari affrontando la direttiva Bolkestein: “Il Governo deve fare una azione puntuale. Le azioni si creano perché vivano per sempre ed oggi occorre un lavoro ‘nazionale’ perché la peculiarità italiana è evidente. Se Renzi avesse nominato un commissario economico come chiedevamo da tempo, dossier come la Bolkestein sarebbero finiti in mani italiane, tuttavia non ci siamo arresi: la partita non è ancora conclusa”.

Significativo l’intervento del magistrato Roberto Pennisi, procuratore nazionale antimafia che tra i tanti argomenti affrontati si è soffermato sulla terra dei fuochi: “I Casalesi non producono immondizia, hanno svolto la funzione di servi della peggiore specie di altri soggetti che avevano interesse a disfarsi dei rifiuti senza rispettare le regole che disciplinano questo ciclo. Il maggior responsabile del disastro ambientale in Campania chi è il servo o il padrone? Anzi, questi sciocchi mafiosi non sono servi, sono peggiori, perché i servi un tempo gettavano i sacchi dello sporco fuori di casa, mentre i Casalesi sono così servi che si sono portati l’immondizia in casa propria”.

“Sono entusiasta, siamo andati oltre ogni aspettativa – commenta Salemi – sala sempre colma e tantissimi ospiti, big nazionali ed amministratori locali, sindaci, consiglieri comunali, provinciali e regionali. Ma il primo ringraziamento lo rivolgo alle centinaia di persone che con la loro presenza mi hanno rinnovamento la propria fiducia. Si va avanti”.

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