Quarto appuntamento con la scoperta dei carri di prima categoria che sfileranno a Viareggio in occasione del prossimo Carnevale: oggi è la volta della costruzione dei fratelli Stefano e Umberto Cinquini.

Foto Vladimiro Picchi
Foto Vladimiro Picchi

Facebook come mezzo per affermare, talvolta con arroganza e supponenza, le proprie posizioni ed ergersi a supremo depositario della verità assoluta, il mito della Torre di Babele come metafora per raccontare il fenomeno: è questo in sintesi il significato del carro di prima categoria “Io sono Dio” presentato dai fratelli Stefano e Umberto Cinquini.

La costruzione coincide con il debutto assoluto al Carnevale di Mark Zuckerberg, il facoltoso ideatore di Facebook, qui in sella a un leone dorato simbolo del successo accumulato grazie al social media di sua invenzione: farà capolino da una torre in cui i mattoni sono in realtà dei pixel dietro i quali si nascondono le parodie di personaggi che imperversano su Facebook, dall’aspirante cuoco che posta le ricette alla patita dei selfie.

Scintillanti e chiassose si annunciano, come sempre, le coreografie. In consolle è pronto a far scatenare le maschere il nuovo dj Lorenzo Lippi.

Intervista di Simone Pierotti
Riprese e montaggio di Giacomo Lucarini

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ultimo aggiornamento: 28-01-2016


Sgarbi in giuria dei carri del Carnevale 2016

Libeccio torna a casa. Ritrovato grazie a un barbecue