CAMAIORE. Domenica 24 gennaio 2016, alcuni soci del Gruppo Archeologico Camaiore, durante una escursione ad una grotta posta sotto il Monte Matanna, in località Ripradina (Camaiore) a quota 850 metri di altitudine, già individuata nel 1978, hanno fortuitamente rinvenuto tra il materiale di uno scavo (in una approssimata trincea), operato da clandestini, 6 selci microlitiche, alcune parti di monete molto consunte (5 piccoli frammenti) e illeggibili e una piccola moneta intera di epoca romana (tra quelle consunte in una si legge il nome dell’imperatore Costantino) probabili offerte votive, un probabile frammento di chiodo e 2 frammenti metallici non identificabili.
Vista la posizione dei reperti, molto in vista e considerata la situazione di emergenza, i soci hanno provveduto a raccoglierli e a consegnarli direttamente al museo archeologico di Camaiore alla responsabile dott.ssa Marzia Bonato, dopo aver imnediatamente segnalato il recupero alla Soprintendenza.
I soci del Gruppo ritengono che la grotta sia stata oggetto di uno scavo effettuato con poca perizia alcuni anni fa, anche se non si può comprendere il vero interesse degli scavatori che hanno lasciato i reperti archeologici in bella mostra tra i detriti del materiale di risulta e che sono stati poi raccolti dal Gruppo Archeologico.
Forse erano in cerca di residui bellici, visto che poco sopra, si trovano trincee della seconda guerra mondiale. Il materiale consegnato al museo, che ad una prima analisi sembrebbe databile al neolitico ma non è da escludersi anche un periodo più antico, mentre sull’unica moneta romana leggibile si legge il nome di Costantino imperatore.
Tutto il materiale sara’ ovviamente esaminato attentamente dalla dottoressa Marzia Bonato e non è escluso che in futuro si possa procedere con una campagna di scavo al fine di appurare le effettive potenzialità archeologiche di questo nuovo sito che si aggiunge ai molti ritrovati nel passato.
Una nota positiva è sicuramente lo spirito collaborativo, da sempre auspicato, che si sta sempre piu’ consolidando tra l’Amministrazione Comunale, il museo e il Gruppo Archeologico, che con il 2016 raggiungerà i 38 anni di attività sul territorio di Camaiore e al quale si devono quasi tutte le scoperte che oggi sono riportate nella struttura museale e tra le ultime ricordiamo il sito etrusco o ligure- apuano del Monte Riglione e la recente scoperta dell incisioni rupestri di Greppolungo.
Arriva anche il plauso del sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto: “L’attività del Gruppo Archeologico dà prestigio all’intera comunità di Camaiore e per questo non posso che ringraziarli tutti. Siamo convinti che si debba proseguire nel solco di questo rinnovato rapporto con il rinato Civico Museo Archeologico per il bene del magmatico panorama culturale camaiorese. Bisogna aprire le porte a chi ha competenze e passione per poter valorizzare la storia della nostra città”