VIAREGGIO. Un codigestore a Viareggio per poter risparmiare sui costi di trasporto dei rifiuti verso impianti di compostaggio fuori provincia e produrre energia pulita. È questo il progetto “Bio2Energy”: un progetto altamente innovativo che ha vinto in agosto un bando regionale di settore e che porta Viareggio all’avanguardia, con un impianto sperimentale innovativo a livello nazionale e internazionale.

Lo ha ideato Sea Risorse S.p.A. e proposto alla Regione Toscana, in collaborazione con partner pubblici e privati tra cui Publiambiente, CNR di Pisa e Università di Firenze. Nel novembre scorso, la Regione Toscana ha rilasciato l’autorizzazione alla sperimentazione (ai sensi dell’articolo 211 del Decreto legislativo 152/06), per lacodigestione anaerobica di fanghi di depurazione e forsu (frazione organica del rifiuto solido urbano) da raccolta differenziata al fine di produrre energia da fonti rinnovabili e produrre un digestato impiegabile quale fertilizzante rinnovabile.

Al fine di effettuare la sperimentazione si rende necessario realizzare, nell’area del codigestore, un edificio all’interno del quale effettuare la preselezione della frazione organica. Gli indici di edificabilità nell’area, al momento, non lo consentono, e lunedì 8 febbraio il Consiglio Comunale potrà affrontare il passaggio necessario per permetterlo, dando così avvio della sperimentazione.

Questa operazione non prevede alcun costo per il Comune di Viareggio, e quindi per le tasche dei cittadini, e porta soltanto vantaggi per la Versilia e per l’ambiente. Infatti, non prevede nessun “consumo” ulteriore di territorio, poiché la struttura, peraltro di grandezza limitata, sorgerà nell’area del codigestore,evita i costi del trasporto dei rifiuti (organici e fanghi) verso gli impianti ad oggi autorizzati per il loro trattamento che si trovano fuori provincia, trasforma la sostanza organica contenuta nei fanghi e nella forsu in energia pulita attraverso un processo naturale di tipo anaerobico (che dalla “digestione” della materia organica trae biogas), e soprattutto mira ad arricchire il “digestato” di sostanze nutrienti ed efficacemente utilizzabili nei terreni, tanto da renderlo unfertilizzante rinnovabile la cui utilizzazione ridurre il consumo di concimi chimici.

Un processo talmente naturale, tanto che si parla addirittura dell’arrivo a breve, sul mercato, di piccoli codigestori domestici.

I fondi vinti con il bando sono messi a disposizione dalla Comunità Europea, ed attribuiti dall’ente regionale in base ad un bando del 2014, il bando FAR-FAS “per il finanziamento di progetti di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale realizzati congiuntamente da imprese e organismi di ricerca in materia di nuove tecnologie del settore energetico, fotonica, ict, robotica e altre tecnologie, abilitanti connesse”.

Il progetto “Bio2Energy” è fortemente innovativo e rappresenta il primo progetto a livello internazionale che esporta a scala preindustriale il trattamento di rifiuti organici e la conseguente produzioni di biocombustibili (in particolare il bioidrogeno) sfruttando l’impiantistica già esistente degli impianto di depurazione.

Questo progetto consente di gettare le basi per l’implementazione dell’impianto a regime di codigestione di fanghi e forsu (15.000 tonnellate annue), ad oggi in fase di Valutazione di impatto Ambientale (VIA).

(fonte: Sea)

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